ROMA – Nuove Tecniche Genomiche, la scienza chiede di continuare la sperimentazione e la ricerca.
Si è svolto il forum sull’agroalimentare organizzato da ANACER per fare il punto sui progressi nella ricerca sulle Nuove Tecniche Genomiche e le prospettive per l’agricoltura nel contesto normativo europeo.
Hanno esposto le relazioni illustri rappresentanti del mondo accademico mettendo in evidenza le caratteristiche delle nuove tecniche, come si sono sviluppate e le attuali sperimentazioni in campo.
Gli esperti presenti hanno illustrato i progressi del miglioramento genetico sottolineando la necessità di innovare e sperimentare e di poterlo fare anche in Italia evidenziando come le Nuove Tecniche Genomiche siano una opportunità da non perdere per l’agricoltura italiana.
Il punto di vista agricolo è stato esposto da Deborah Piovan, imprenditrice di Confagricoltura, che ha ribadito la necessità di innovazione in agricoltura per affrontare sfide economiche, climatiche, di sostenibilità ambientale e anche di comunicazione.
In collegamento da Bruxelles Angelo Di Mambro, giornalista di Euractiv, ha aggiornato i partecipanti sullo stato di avanzamento delle discussioni tra le Istituzioni europee ed i vari punti sui quali occorre un accordo, in particolare sull’etichettatura, la tracciabilità ed i brevetti.
Nel corso della tavola rotonda, moderata da Antonio Boschetti de l’Informatore Agrario, sono stati approfonditi gli argomenti dal punto di vista commerciale dai rappresentanti ANACER presenti.
Secondo il presidente ANACER Andrea Galli, le NTG potrebbero essere un valido aiuto al nostro lavoro e contribuire allo sviluppo dell’agricoltura europea e mondiale: “sono anni che siamo vessati dai problemi qualitativi dei raccolti e dagli stress termici che cambiano in pochi giorni le previsioni”.
Giorgio Dalla Bona, vicepresidente ANACER, ha ribadito come l’attività di importazione delle aziende associate ad Anacer non vada in contrasto con l’agricoltura italiana, bensì di pari passo con i produttori nazionali in quanto “il commercio assolve al ruolo di connettore tra i produttori agricoli e l’industria di trasformazione”.
Dalla Bona ha affermato, inoltre, che il rafforzamento dell’agricoltura europea e nazionale attraverso le NTG porterà benefici a tutta la filiera aumentando le possibilità di
approvvigionamento dal mercato interno.
Secondo Niccolò d’Andria, vicepresidente Anacer, se le NTG permetteranno di avere una produzione nazionale costante nelle diverse annate e qualitativamente compatibile con quanto richiesto dall’industria, soprattutto nel caso del mais, saranno di grande aiuto sia per l’agricoltura che per il commercio.
Dall’osservatorio delle aziende del settore biotecnologico Gabriele Burato di Corteva Italia ha fatto il punto sulle opportunità offerte da queste tecnologie per il futuro dell’agricoltura spiegando, inoltre, che la ricerca privata si sta aprendo sempre di più attraverso collaborazioni con l’università e la ricerca pubblica, soprattutto nel campo delle NTG.
In rappresentanza del manifesto Cibo per la Mente, Edoardo Ferri, ha evidenziato il ruolo dell’istruzione scolastica e della corretta informazione sui temi di innovazione scientifica.