Vino: verso l’etichettatura con QRCode, ma non per le indicazioni sanitarie

CANELLI (AT) – Il Consiglio nazionale Uiv ritiene un buon passo avanti quanto definito in materia di etichettatura dal Pacchetto vino presentato dal commissario europeo per l’Agricoltura e l’Alimentazione, Christophe Hansen, lo scorso 28 marzo.

La proposta normativa illustrata rappresenta infatti un progresso per la digitalizzazione delle informazioni ai consumatori rispetto a ingredienti e valori nutrizionali attraverso l’utilizzo del QR code. Tuttavia, si è precisato oggi durante il Consiglio, contrariamente a quanto emerso su alcuni organi di stampa, non risulta ad oggi alcun atto giuridico che scongiuri il ricorso a etichette sanitarie.

L’unica via attualmente percorribile per intervenire sull’etichettatura in termini di raccomandazioni salutistiche è l’autoregolamentazione. Il settore vitivinicolo – spiega Uiv – può ricorrere ai pittogrammi (gravidanza, minori e attenzione alla guida) o al QR code per veicolare i messaggi di moderazione che da sempre sostiene. Inoltre, in tema di consumo responsabile, le imprese rimandano al programma di responsabilità Wine in Moderation.  Si tratta di una mossa propositiva in vista dell’entrata in vigore degli health warning irlandesi il prossimo marzo 2026.

Nel corso del Consiglio, che si è tenuto a Canelli (AT) presso la sede di Fratelli Gancia, il presidente Uiv Lamberto Frescobaldi ha espresso anche “fiducia per l’evoluzione dei negoziati sui dazi americani in vista della missione della presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, che incontrerà Trump giovedì. Puntiamo allo “zero for zero”, ma anche a uscire da questo contesto di incertezza così da poter tornare a programmare e lavorare con i nostri interlocutori americani. Grazie all’intervento e alla finezza politica del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che abbiamo incontrato prima di Vinitaly, gli alcolici americani sono stati esclusi dalla lista dei prodotti americani soggetti a contro-dazi da parte dell’Europa”.

Il Consiglio ha infine dato il benvenuto a due nuovi membri, l’amministratore unico di Mack & Schuhle, Fedele Angelillo, e il direttore generale di Cadis (Cantina di Soave), Alberto Marchisio. L’appuntamento odierno è stato preceduto ieri dal convegno “Focus Piemonte: export, consumi di vino e nuovi orizzonti” presso l’azienda Fratelli Martini (Cossano Belbo – CN) e da una cena ospitata a Canelli (AT), nella culla del Moscato d’Asti, da Cantine Gancia, storico marchio conosciuto anche per le cattedrali sotterranee, patrimonio Unesco.

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