Grano duro, Anacer: a gennaio 2025 importate 194mila tonnellate, in calo (-4,3%) rispetto all’anno precedente

ROMA – Nel primo mese del 2025 sono in calo le importazioni di grano duro in Italia. Dall’estero sono arrivate 194.178 tonnellate di grano duro, – 4,3% rispetto al gennaio 2024 (202.906); per un valore di 64,7 milioni di euro, – 10,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (71,9 milioni di euro).

E’ quanto emerge dal report mensile di Anacer, Associazione Nazionale Cerealisti, relativo a gennaio 2025 (del 23 aprile). 


IMPORTAZIONI

Le importazioni in Italia dei prodotti del settore cereali, semi oleosi e farine proteiche nel
primo mese del 2025 sono aumentate di 38.000 tonnellate nelle quantità (+1,8%) rispetto
allo stesso periodo dell’anno precedente, rimanendo stabili nei valori (+0,2 milioni di euro).
Nel singolo mese di gennaio sono risultate in aumento le quantità importate in Italia di mais (+13.700 t) e grano tenero (+8.000 t); in riduzione invece gli arrivi di grano duro (-8.700 t) ed orzo (-22.800 t).

L’import di farine proteiche aumenta di 61.200 tonnellate nelle quantità (+47%) e di 14,7
milioni di euro nei valori (+31%); L’import dei semi e frutti oleosi si riduce di 31.000
tonnellate nelle quantità (-12%) e di 34 milioni di euro nei valori (-23%).

Le importazioni di riso (considerato nel complesso tra risone, riso semigreggio, riso lavorato
e rotture) aumentano di circa 6.700 tonnellate (+49%).

EXPORT

Le esportazioni dall’Italia dei prodotti del settore cerealicolo nel primo mese del 2025 sono
aumentate di 23.700 tonnellate nelle quantità (+6,0%) e di 4,1 milioni di Euro nei valori
(+0,8%), rispetto allo stesso periodo 2024.

Risultano in aumento le esportazioni dei prodotti trasformati per un totale di 14.000 t nelle
quantità (+22%), pari a +1,8 milioni di euro nei valori (+3,7%). In calo l’export dei cereali
in granella (-34% nelle quantità e -19% nei valori). Aumentano le quantità vendute all’estero degli altri prodotti presi in esame, soprattutto paste alimentari (+2,5%), farina di grano tenero (+19%), semola di grano duro (+45%) e riso (+2.900 t considerato nel complesso tra risone, riso lavorato, semigreggio e rotture, pari a +1,8 milioni di euro).

I movimenti valutari relativi all’import/export del settore cerealicolo hanno comportato nel
primo mese del 2025 un esborso di valuta pari a 736,5 milioni di Euro (736,3 nel 2024) ed
introiti per 494,1 milioni di Euro (490,0 nel 2024).

Pertanto il saldo valutario netto è pari a -242,4 milioni di Euro, contro -246,3 Milioni di Euro
nel 2024.


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