Acquaponica: 180 l di acqua risparmiati per un chilo di insalata. Il modello The Circle

ROMA – La crescita di The Circle, la prima azienda agricola acquaponica di origini romane e la più grande nel contesto europeo, è inarrestabile. Dopo l’ampliamento del proprio impianto, che raggiunge oggi la dimensione produttiva totale di 12.500 mq, la nuova sfida è quella di mettere in produzione oltre 150.000 piante coltivate per un totale di circa 21.000 kg di insalata raccolta all’anno.

“Il nuovo impianto di Roma è totalmente operativo e con esso siamo in grado di fare un enorme passo avanti nella nostra missione di portare l’innovazione sostenibile nel settore agroalimentare. Grazie a questa nuova struttura, potremo coltivare un numero significativamente maggiore di piante in modo ancora più sostenibile, aumentando la nostra capacità produttiva e, al contempo, riducendo l’impatto ambientale. Questo impianto rappresenta un pilastro fondamentale per il nostro futuro, rafforzando il nostro impegno a produrre in maniera efficiente e rispettosa dell’ambiente.” – spiega Thomas Marino, CEO di The Circle.

Il sito produttivo, progettato per unire innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale, consentirà il risparmio in un anno di 180 litri di acqua per kg di prodotto (per un totale di circa 3.200.000 litri) e la riduzione di 33.000 kg di anidride carbonica emessa nell’aria, oltre che all’eliminazione dell’uso di fertilizzanti, diserbanti e pesticidi.

Per far fronte alla crescente espansione e al lancio di una nuova linea di trasformati, il team di The Circle, che conta oggi 30 persone, è alla ricerca di nuovi talenti da inserire in organico. Attualmente sono aperte le posizioni come: responsabile commerciale, tecnico operaio, project manager e tirocinante in agricoltura acquaponica. È possibile consultare le opportunità di lavoro sul portale www.thecircle.global/lavora-con-noi oppure sul profilo Likedin dell’azienda.

“L’espansione del team rappresenta un’ulteriore testimonianza della nostra crescita e della capacità di adattarci alle nuove sfide. Entro la fine dell’anno prevediamo l’apertura di ulteriori nuove posizioni per supportare lo sviluppo e la continua innovazione dell’azienda, confermando l’impegno a creare opportunità di lavoro e a portare sempre più competenze nel nostro settore – afferma Marino.

Riconoscimenti e Fiere di settore

Per il 5° anno consecutivo The Circle è stata inserita all’interno della classifica  FoodTech500, posizionandosi al 200° posto a livello globale e al 3° posto in Italia. Il riconoscimento premia le realtà dell’Agri Food Tech più promettenti ed innovative a livello internazionale e, rispetto allo scorso anno, l’azienda agricola acquaponica romana ha migliorato il proprio ranking di 116 posizioni, consolidando la propria reputazione tra i protagonisti del settore.

Inoltre, nel mese di marzo, The Circle ha preso parte a Horeca Expoforum di Torino, il più grande evento per professionisti dell’Horeca, dove ha avuto l’opportunità di presentarsi a un pubblico altamente qualificato, rafforzando le partnership esistenti e acquisendone di nuove.

Dal 5 all’8 maggio, invece, sarà presente a Tuttofood, con l’obiettivo di presentare ufficialmente al pubblico la nuova linea di prodotti trasformati – pestati, oli e sali aromatizzati – e raccontare al mondo Horeca e retail i vantaggi della coltivazione acquaponica, puntando a rafforzare la rete commerciale e stringere nuove partnership strategiche a livello nazionale e internazionale. Lo stand di The Circle sarà un punto d’incontro per buyer, distributori e professionisti interessati a soluzioni sostenibili e di alta qualità nel panorama agroalimentare.

Sfide per il futuro

The Circle ha ispirato la nascita di diversi impianti agricoli in tutta Italia che fanno uso di acquaponica, tuttavia sono ancora diverse le sfide che il settore dovrà affrontare nei prossimi anni. Ad esempio, la necessità di accrescere la consapevolezza dei consumatori finali sui benefici dell’acquaponica, l’importanza di integrare la tecnologia con la tradizione gastronomica italiana e la possibilità di rendere accessibili su larga scala prodotti innovativi e sostenibili anche nella GDO. Inoltre, sarà fondamentale continuare a investire in ricerca e sviluppo per migliorare la produttività e l’efficienza energetica degli impianti.

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