CREA Sanremo fa 100: Un secolo di ricerca al servizio della floricoltura italiana

CREA

SANREMO – Compie 100 anni il centro di ricerca del CREA Orticoltura e Florovivaismo di Sanremo, punto di riferimento nazionale e internazionale per la ricerca florovivaistica. Fondato nel 1925 grazie alla visione di Mario Calvino ed Eva Mameli, il centro ha attraversato un secolo di evoluzione scientifica, mantenendo sempre al centro l’innovazione nella floricoltura italiana.

“Un secolo di storia che rappresenta il seme da cui germoglia l’innovazione nel settore – ha dichiarato il Sottosegretario Masaf, Patrizio Giacomo La Pietra –. Il CREA Sanremo è oggi un modello di ricerca e sviluppo per tutta l’Europa.”

Il Centenario: tra celebrazioni e confronto sul futuro

I festeggiamenti per il Centenario sono iniziati ieri nella storica sede di Villa del Bel Respiro, con un convegno tecnico-scientifico che ha visto la partecipazione di esperti del settore, ricercatori e istituzioni. Oggi, 29 aprile, la giornata prosegue con un importante momento di confronto tra la filiera florovivaistica, il mondo della ricerca e le principali organizzazioni agricole, tra cui CIA, Coldiretti e Confagricoltura.

Dalle origini al futuro della floricoltura

La storia del CREA Sanremo inizia il 25 gennaio 1925, con la nascita della Stazione Sperimentale per la Floricoltura, prima in Italia dedicata esclusivamente alla ricerca sui fiori. Alla guida c’era Mario Calvino, padre dello scrittore Italo Calvino. Nel corso del tempo, il centro si è evoluto in Istituto Sperimentale, poi nel 2004 è entrato nel CRA e, infine, nel 2016 è diventato parte integrante del CREA, consolidandosi come polo d’eccellenza per la ricerca su piante ornamentali e fiori.

I risultati: ricerca, biodiversità e innovazione varietale

Tra le principali attività del centro:

  • Conservazione del germoplasma mediterraneo

  • Valorizzazione della biodiversità floricola

  • Miglioramento genetico tradizionale e biotecnologico (con l’uso delle TEA – Tecnologie di Evoluzione Assistita)

  • Propagazione in vitro e in vivo

  • Ottimizzazione degli input agronomici

Le specie oggetto di ricerca includono garofano, rosa, ranuncolo, calla, gerbera, crisantemo, anemone, campanula, geranio, passiflora, elicriso, ibisco e diverse piante aromatiche (rosmarino, salvia, timo).

Un fiore all’occhiello recente è l’attivazione, proprio a Sanremo, del primo Examination Office del CPVO (Community Plant Variety Office) in Italia: un riconoscimento europeo per l’eccellenza nelle prove di certificazione varietale e nella tutela della proprietà intellettuale delle nuove varietà floricole.

“Il CREA ha saputo precorrere i tempi, adattandosi alle nuove esigenze del mercato e offrendo un supporto concreto a coltivatori, ibridatori e vivaisti – ha sottolineato Andrea Rocchi, presidente del CREA –. Oggi più che mai, la floricoltura italiana ha bisogno di innovazione e visione, e il nostro Centro è pronto a guidarla nel futuro.”

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