Il made in Italy come baluardo contro le tante contraffazioni dei prodotti agroalimentari italiani e per reagire alla crisi del settore. La proposta arriva dal presidente Nazionale Confeuro, Rocco Tiso secondo cui “l’invasione dei pomodori cinesi che non specificano il loro luogo di origine e conseguentemente appaiono come italiani, e i sequestri di merce falsificata come limoncello e formaggi nel napoletano rilanciano nuovamente la necessita’ di proteggere i prodotti Made in Italy". "La odierna e complessa situazione economica puo’ essere superata solo puntando sul gigantesco patrimonio agro-alimentare del Bel Paese – ha detto – Noi della Confeuro – continua- sosteniamo con forza l’attuazione di politiche locali e nazionali in grado di salvaguardare le produzioni italiane. In un mercato nel quale e’ impossibile competere con i prezzi al ribasso di alcuni Paesi della Ue e non, e’ infatti necessario che il rilancio del comparto agro-alimentare nazionale passi per il metterne in evidenza specificita’ e qualita’. Solo intraprendendo con decisione questa strada sara’ possibile fermare la crisi del settore che negli ultimi due anni ha portato alla chiusura di piu’ di 250mila aziende. Dopo innumerevoli anni di propaganda – conclude Tiso – e’ ora doveroso trasformare gli annunci in azioni, comprendendo finalmente che far ripartire l’agricoltura italiana non significa semplicemente dar nuovo vigore ad un ramo economico del Prodotto nazionale, ma rimettere in moto l’intero ciclo produttivo".
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