Pescato con carta d’identità in provincia Lucca. I pesci catturati nel territorio, infatti, saranno corredati di una serie di informazioni, disponibili per chi acquista, tramite l’applicazione di speciali etichette con codici specifici. Un risultato possibile, grazie al bando per progetti sulla tracciabilità del prodotto ittico, emesso dall’amministrazione provinciale e che scadrà il prossimo 6 ottobre.
L’iniziativa – “La tracciabilità nel comparto ittico – spiega l’assessore provinciale alla Caccia e pesca, Alessandro Adami – è uno dei punti principali per qualificare il prodotto, poiché permette di identificare, documentare e comunicare tutti i percorsi che questo segue, da quando viene pescato, fino all’acquisto da parte del consumatore ed è oramai un dato di fatto che la tracciabilità rappresenti il solo strumento a disposizione della pesca per difendere produzione e il lavoro del settore”. La Provincia, quindi, “per promuovere progetti – prosegue Adami – che permettano anche ai pesci della nostra zona di essere monitorati in tutto il percorso dalle reti in cui sono finiti, fino alla tavola del consumatore, ha messo a disposizione 60mila euro”. La tracciabilità – diversa dalla rintracciabilità del prodotto, che, invece, rappresenta il processo inverso della filiera (dalla fine all’inizio) – ha quale obiettivo, stabilire quali elementi debbano lasciare una traccia durante tutto il processo. Il bando emesso dalla Provincia rientra nel piano provinciale di intervento nel settore della pesca marittima e dell’acquacultura 2010 e i fondi saranno erogati da Artea, l’Agenzia regionale toscana per l’erogazione in agricoltura.