ROMA – E’ dedicato alla siccità – ed alla desertificazione che ne consegue – l’ultimo numero di numero di creafuturo la testata giornalistica on line del CREA, il più importante ente italiano di ricerca dedicato all’agroalimentare.
Un approfondimento – come spiega Cristina Giannetti, direttrice responsabile CREA Futuro e Capo Ufficio Stampa CREA – realizzato con l’intento di prenderne le misure, sia sul fronte dei problemi che su quello delle soluzioni su cui la Ricerca (a partire da quella del CREA) sta lavorando. All’interno l’editoriale del presidente Crea Carlo Gaudio: Il dramma della siccità. Carlo Gaudio (presidente CREA): gli effetti su agricoltura e allevamenti nell’anno più caldo di sempre. Investire in ricerca
“Questa – ha scritto la Giannetti – è stata l’Estate con la E maiuscola, quella che per la gran parte di noi ha segnato il punto di non ritorno sulla strada della consapevolezza che il cambiamento climatico è una realtà con cui già da ora dobbiamo fare i conti e che l’ambiente è una priorità non più rinviabile. Il caldo feroce, intervallato da eventi climatici estremi e violenti, i fiumi in secca, i suoli riarsi, piante e animali sia selvatici che addomesticati in sofferenza sono stati la campanella che la ricreazione è finita e che gli scenari evocati per decenni dagli scienziati sono usciti dai laboratori e dai pc per diventare vissuto quotidiano.
La Siccità ne è stata la manifestazione più evidente ed eclatante: dopo mesi e mesi di mancate piogge in inverno, le temperature record registrate da maggio in poi hanno fatto il resto. In tante località, non solo in Italia, sono state attuate misure estreme come i razionamenti. Il termine “oro blu”, con cui l’acqua viene chiamata dagli esperti – che prevedono addirittura guerre per aggiudicarsela in un futuro prossimo – è diventato improvvisamente e spietatamente chiaro a tanti di noi, anche se, senza andare tanto lontano, sono ingentissimi i danni all’agricoltura e all’agroalimentare, per cui la risorsa idrica è indispensabile”.
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