ROMA – Il consiglio direttivo dell’Associazione EBS (Energia da biomasse solide) ha confermato Antonio Di Cosimo nel ruolo di presidente. In assemblea il consiglio ha inoltre nominato Giulio Salerno come nuovo vicepresidente.
Attualmente Giulio Salerno è Energy & Fuel manager in Sorgenia Bioenergie Spa (ex San Marco Bioenergie Spa). Tra le esperienze pregresse più significative, quella decennale in Biomasse Italia Spa. Nel ruolo di vicepresidente dell’Associazione EBS, Salerno sarà impegnato al fianco del presidente Di Cosimo nelle attività istituzionali di rappresentanza verso le istituzioni sia nazionali sia europee con l’obiettivo di tutelare lo sviluppo di tutte le imprese associate, operanti nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili, in questa delicata fase di transizione ecologica nel complesso quadro geopolitico internazionale.
Oggi EBS riunisce i principali produttori industriali di energia elettrica da biomasse solide che concorrono alla decarbonizzazione, contribuendo alla manutenzione del patrimonio boschivo e allo smaltimento dei residui del settore agricolo e agroindustriale secondo il modello dell’economia circolare.
Il nuovo vicepresidente Salerno commenta: “Questa nomina è motivo di orgoglio e responsabilità in un momento decisivo per il futuro della produzione di energia rinnovabile da biomasse solide. L’attività legislativa dei prossimi mesi definirà elementi chiave che determineranno non solo le opportunità di sviluppo del nostro settore, ma la sua stessa sopravvivenza. L’auspicio è che sia riconosciuto il valore che il comparto delle biomasse solide e tutta la filiera ad esso collegata è in grado di generare per il sistema Paese, in termini di sostenibilità ambientale, economica e sociale”.
L’Associazione EBS raggruppa i principali produttori industriali di energia elettrica rinnovabile da biomasse solide, con 19 impianti di potenza superiore a 5 MWe collocati su tutto il territorio nazionale. In Italia il settore rappresenta la maggioranza della produzione elettrica da biomasse solide (1,8 TWhe/anno) che sono per oltre il 90% di provenienza nazionale. L’indotto diretto e indiretto del settore supera i 5 mila lavoratori che operano nei comparti agricolo, metalmeccanico, elettrico e della logistica.