FIRENZE – “I cambiamenti climatici richiedono molta più acqua rispetto al passato anche per quelle colture, come olivo e vite, che storicamente avevano minore necessità. Come Toscana siamo rimasti un po’ indietro in questo senso, abbiamo una superfice agricola coperta da irrigazione fra il 7 e il 9 per cento, non abbiamo grossi bacini, e la nostra agricoltura ha sempre attinto dalle acque superficiali, e per questo bisognerà lavorare con i nostri consorzi di bonifica che sono il nostro braccio operativo”.
Così la vicepresidente e assessore all’agricoltura Stefania Saccardi, al convegno di Cia Toscana a Firenze nell’ambito di Coltiva le Reti.
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