Sacchetto (Piemonte): qualità e vivacità delle imprese contro la crisi

Intervista di agricultura.it all’assessore all’agricoltura della Regione Piemonte Claudio Sacchetto.

Come si chiude il 2010 per l’agricoltura della sua regione? Faccia un breve bilancio.

Il 2010 è stato certamente un anno migliore rispetto il 2009. Naturalmente i segni della crisi si sono ancora fatti sentire, ma non con l’impatto negativo dell’annata precedente. Alcuni settori si sono distinti per la risposta positiva, ad esempio il comparto frutta o quello del latte, i quali inviano chiari segnali di ripresa. Altri sono ancora in difficoltà, ad esempio il settore carne.

La Conferenza delle Regioni e Province autonome ha recentemente presentato un documento unitario sulla riforma della PAC: quali sono le aspettative principali dalla prossima Politica Agricola Comune?

Le aspettative, per quanto concerne il discorso della Politica Agricola Comune,  possono essere riassunte in due punti: in primo luogo ci si auspica che possa essere mantenuto l’attuale budget a disposizione. In seconda istanza la speranza è quella che i grandi Paesi quali Francia,Italia, Spagna e Germania possano lavorare in grande sinergia per ottenere risultati concreti.

Quali sono le principali criticità e gli attuali punti di forza del settore nella sua regione?

La Regione Piemonte registra molti punti di forza, sicuramente fiore all’occhiello sono le aziende agricole, le quali si distinguono positivamente per la professionalità delle procedure adottate e per l’eccellenza dei prodotti finali immessi sul mercato: in altri termini le imprese piemontesi si differenziano per qualità e vivacità. E’ giusto prendere atto anche delle criticità, in modo da studiare e cercare una soluzione agli aspetti ancora carenti: in questo frangente vanno sicuramente citati gli alti costi di produzione, caratteristica dipendente in parte dalla sopraccitata alta qualità del prodotto finale. Inoltre va registrata una burocrazia che invece di aiutare l’agricoltore lo ostacola: proprio in questo settore stiamo lavorando insieme al Ministero della Semplificazione normativa.

Infine dia un voto da 0 a 10 allo stato di salute dell’agricoltura del Piemonte.

Attribuire una votazione numerica non è mai semplice, la situazione dell’agricoltura piemontese può essere paragonata a quella di un malato che ha superato la fase di difficoltà maggiore: ormai in convalescenza è confortato da ottime prospettive per il futuro. La forma migliore è prevista già per il 2011.

Speciale bilancio 2010 con gli assessori regionali

agricultura.it

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