Dalle ore 8,00 del 31 gennaio potranno essere inviate le istanze per l’assunzione regolare di quasi centomila lavoratori extracomunitari (98.080) sulla base del decreto flussi varato dal Consiglio dei Ministri e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.305 del 31 dicembre 2010. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla denuncia di Flai e Fillea Cgil sul caporalato in Italia . La quota maggiore di 52.080 è assegnata – sottolinea la Coldiretti – cittadini provenienti da Paesi che hanno sottoscritto specifici accordi di cooperazione in materia migratoria impegnati in tutti i settori produttivi, tra i quali prevalgono però agricoltura, turismo ed edilizia.
Alcuni dati – Tra questi, maxi quote sono riservate ad Egitto, Albania, Marocco, Moldavia, Tunisia, Filippine e Sri Lanka. Una altra quota rilevante di 30.000 unità – continua la Coldiretti – è destinata al solo lavoro domestico sempre per cittadini provenienti da Paesi che hanno sottoscritto specifici accordi di cooperazione in materia migratoria. Con la trasparenza e la legalità si può spezzare la catena di sfruttamento che sottopaga il lavoro e il suo prodotto come dimostrano – continua la Coldiretti – i tanti esempi virtuosi presenti nelle campagne italiane dove lavorano regolarmente circa 90mila immigrati extracomunitari, dei quali circa 15mila con contratti a tempo indeterminato, che contribuiscono in modo strutturale e determinante all’economia agricola del Paese e rappresentano una componente indispensabile per garantire il successo del Made in Italy alimentare nel mondo.
A garanzia della legalità – Per questo su un territorio che puo’ offrire grandi opportunità di crescita e lavoro va garantita la legalità per combattere inquietanti fenomeni malavitosi che umiliano gli uomini e il proprio lavoro e gettano una ombra su un settore che – conclude la Coldiretti – ha scelto con decisione la strada dell’attenzione alla sicurezza alimentare e ambientale, al servizio del bene comune.