PARMA – Durante l’assemblea ordinaria dell’OI Pomodoro da Industria del Nord Italia, che si è tenuta questa mattina a Parma, i soci dell’OI hanno accolto la richiesta di adesione dell’OP Consorzio Casalasco del Pomodoro soc. agr. coop. e delle aziende di trasformazione Casalasco Società Agricola Spa e Valli Estensi Srl.
Con i tre ingressi, l’OI Pomodoro da Industria del Nord Italia raggiunge il traguardo dell’aggregazione del 100% del mondo organizzato dei produttori (tutte le OP presenti nel Nord Italia sono socie dell’OI) e la quasi totalità (oltre il 99,7%) delle industrie di trasformazione del pomodoro del Bacino Nord.
L’adesione all’OI dell’OP Casalasco, con sede nel cremonese e circa 5.000 ettari di terreni coltivati a pomodoro distribuiti tra le province di Piacenza, Cremona e Mantova, completa il quadro delle OP del Nord Italia. L’azienda di trasformazione Casalasco Spa, un tempo cooperativa della stessa OP e oggi impresa di trasformazione privata partecipata dal gruppo QuattroR, con i 3 impianti a Rivarolo del Re (CR), a Fontanellato (PR), e a Podenzano (PC), è una realtà di primaria importanza nel panorama nazionale delle conserve rosse, con oltre 500.000 tonnellate di pomodoro lavorato. Valli Estensi, con sede a Masi Torello (FE), chiude il cerchio delle imprese ferraresi trasformatrici del pomodoro aderenti all’OI.
Con i nuovi ingressi, l’applicazione delle regole condivise e i servizi dell’OI sono estesi all’intera filiera. L’OI Pomodoro da Industria del Nord Italia, organizzazione interprofessionale riconosciuta dal Ministero, infatti, agisce su mandato dei soci come soggetto super partes per il deposito dei contratti di pomodoro stipulati tra parte agricola e industriale, verificando il rispetto degli impegni presi nel Contratto Quadro d’Area annuale; raccoglie ed elabora i dati salienti come le superfici coltivate, i quantitativi consegnati ogni settimana, i prodotti finiti; monitora il procedere dei pagamenti della materia prima, per fornire agli operatori della filiera gli elementi utili per impostare la propria strategia. L’OI, inoltre, svolge l’azione di lobby istituzionale per la filiera e mette in atto progettualità di coordinamento su tematiche trasversali come l’approvvigionamento idrico, le problematiche fitosanitarie, la promozione e le politiche di supporto alla filiera.
L’aggregazione di tutti gli operatori economici nell’OI Pomodoro da Industria Nord Italia consentirà di avere una governance completa della filiera, favorendo così la competitività e una maggiore autorevolezza nei tavoli di confronto con le istituzioni.
“Questi tre nuovi ingressi sono motivo di grande soddisfazione – afferma Tiberio Rabboni, Presidente OI Pomodoro da Industria del Nord Italia –. La rappresentatività degli attori della filiera del Nord Italia diventa pressoché totale, accrescendo, ulteriormente, la credibilità, l’autorevolezza e la capacità regolativa dell’organismo Interprofessionale, che assicura un rapporto paritetico tra i due protagonisti della filiera, caratterizzato da regole condivise, comunione di intenti e trasparenza nei rapporti commerciali da entrambe le parti, a tutto vantaggio dei soci, della loro coesione territoriale e, in ultima analisi, della competitività della filiera. Un rapporto di collaborazione e fiducia confermato anche dai risultati della campagna 2022, in cui sono stati raggiunti tutti gli obiettivi prefissati, nonostante la siccità e gli aumenti dei costi di produzione. Dalla piena rappresentatività dell’OI non potrà che avvantaggiarsi anche l’incisività delle relazioni con le istituzioni, in primo luogo Regioni e Ministero, i cui risultati sono spesso determinanti per la tenuta del comparto, come si è visto di recente con l’accoglimento delle nostre proposte per l’aiuto accoppiato e l’accesso agli aiuti agroambientali dell’Eco schema 4 nel Piano nazionale PAC 2023-27”.