Pizzaioli e chef, due facce della stessa pizza. Insolito e originale,è stato il torneo “Pizza a due” organizzato da Pizza e Pasta Italiana – Scuola Italiana Pizzaioli, che si tenuto all’interno di Tirreno Ct, Salone nazionale per alberghi, caffè, bar, gelaterie, pasticcerie, pizzerie, panifici, ristoranti e comunità in corso di svolgimento a Carrarafiere. La competizione ha visto uno chef e un pizzaiolo lavorare insieme per dare vita alla pizza più creativa. Lo chef preparava il condimento per la pizza che il pizzaiolo disponeva sulla pasta per poi infornare. Alla fase finale sono arrivate cinque coppie pizzaiolo-chef. A vincere è stata l’accoppiata Charon Cardone (chef) e Vincenzo Cardone (pizzaiolo), figlia e padre titolari della pizzeria Bella Napoli di Caltagirone (Ct) con la pizza “Bella Napoli” realizzata con pomodoro, gamberoni, lardo di Colonnata, melanzane, mozzarella di bufala e l’aggiunta della riduzione della cottura dei gamberoni con il cognac. A salire sul podio, la coppia Alessandro Gatti di Massa (Ms) e Sabrina Pucci di Forte dei Marmi (Lu) e Maurizio Marinello in coppia con Luca Giaccone entrambi di Tai di Cadore (Bl).
Pizzaioli e chef – E non ci sono soltanto i cuochi a rendere famoso un ristorante. Massimiliano Martino, originario di Como, è il miglior maitre della zona Toscana-mare. Martino, che lavora al ristorante Bistrò di Forte dei Marmi (Lu), si è aggiudicato la gara organizzata da Amira, l’associazione Maîtres Italiani Ristoranti ed Alberghi presieduta da Sebastiano Sorrentino, che si è svolta all’interno di Tirreno Ct. Secondo classificato, Alessandro Dini primo maitre al Grand Hotel&Riviera di Lido di Camaiore (Lu). I due si sono sfidati con una preparazione alla lampada di piatti a base di volatili, tema della gara di quest’anno. Massimiliano Martino, che ha iniziato la professione nel 1996, ha preparato un “Risotto Carnaroli della Maremma con pernice rossa e la sua riduzione”. La preparazione ha battuto di un soffio il “Petto d’anatra al ribes e ginepro” di Alessandro Dini. A giudicare i concorrenti, che dovevano preparare il piatto in massimo trenta minuti, una giuria qualificata di cinque esperti enogastronomici (maestri della ristorazione, giornalisti, operatori del settore) che hanno valutato realizzazione, presentazione e gusto del piatto e abbinamento con il vino. Quella del maitre è una professione che si sta un po’ perdendo, ma che invece rappresenta un investimento determinante nel valore del servizio che un ristorante offre alla propria clientela.
Alcuni dati sulla ristorazione – Il settore dei consumi fuori casa risulta nel nostro paese in crescita e si conferma avere una funzione anticiclica nell’ambito dell’agroalimentare e rappresenta l’ancora di salvezza per molte imprese della filiera. I consumi alimentari, si legge in una recente ricerca Fipe, valgono, nell’Unione Europea, 882 miliardi di euro pari al 13,1% della domanda complessiva con 468 miliardi di euro spesi e con l’alimentare che rappresenta un quinto del budget complessivo di spesa dei cittadini europei. In appena quattro (Germania, Francia, Italia e Spagna) dei 27 Paesi europei i consumi alimentari domestici ed extradomestici ammontano a 796 miliardi di euro, il 78% del valore complessivo dei paesi dell’eurozona e il 59% del valore complessivo riferito ai 27 paesi dell’Unione.
La rassegna – Tirreno C.T. proseguirà fino al 10 marzo negli spazi di CarraraFiere. Il programma di domani, martedì 8 marzo, farà entrare nel vivo i tanti concorsi internazionali e nazionali. Domani infatti verrà decretato il miglior barista d’Italia (che accederà ai campionati mondiali) con la finalissima del concorso nazionale promosso dall’Acib. L’Ais celebrerà nel pomeriggio le donne del vino. La Scuola italiana pizzaioli promuove il campionato “Pizza fantasia”. I Gelatieri d’Italia premieranno il miglior gelato fuoriuscito dal concorso nazionale.