ROMA – “Le Tecniche di evoluzione assistita (Tea) sono il futuro dell’agricoltura. Un futuro che è davvero a un passo, eppure la Commissione europea tergiversa.
Lo ha classificato fra i ‘dossier politicamente sensibili’ e sta tardando a presentare una legislazione ad hoc, solo perché i Verdi europei sostengono che le Tea siano i nuovi Ogm. Così l’ideologia ultra green che vuole la decrescita, oltre a impantanare la Commissione, sta bloccando gli investimenti verso queste nuove tecnologie”.
Lo dichiara in una nota Caterina Avanza, responsabile Agricoltura di Azione.
“Nel frattempo – continua – il Regno Unito sta prendendo provvedimenti legislativi, il parlamento tedesco comincia a discuterne. Sarebbe un grave errore se ogni Paese facesse da sé all’interno di un mercato unico. Anche perché è fondamentale garantire al consumatore la tracciabilità e la corretta informazione sui prodotti. Di fronte al cambiamento climatico è urgente una politica pragmatica, razionale e basata sulla scienza. Quindi meno ideologia, soprattutto se fondata su false informazioni che alimentano paure che non hanno luogo dove esistere. Queste tecniche sono di uso comune in Argentina e in altri Paesi, tant’è che importiamo già dei prodotti Tea”.
“È urgente uscire da questa ipocrisia e legiferare anche a livello europeo. Ed è urgente soprattutto perché nel frattempo la stessa Commissione chiede agli agricoltori una diminuzione dei pesticidi del 50%”, conclude Avanza.
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