ROMA – “Abolire la protezione speciale servirà solo a spingere nell’invisibilità le persone esponendole allo sfruttamento della criminalità. Un bell’esempio di incapacità e miopia, un mix pericoloso. Andrebbero invece ascoltati quegli amministratori locali che chiedono di rafforzare le politiche di integrazione diffusa.
Un fenomeno strutturale come l’immigrazione, poi, non è un’emergenza: più che un commissario, servirebbe una risposta lungimirante. Anche nel rapporto con l’Ue. L’impegno che dovrebbe vedere in prima fila l’Italia è quello per accelerare la revisione del Regolamento di Dublino con l’affermazione del principio della redistribuzione, osteggiato soprattutto dai paesi di Visegrad, politicamente vicini al governo di Giorgia Meloni. Altrettanto importante sarebbe insistere per l’istituzione di una nuova missione di ricerca e salvataggio e per il potenziamento dei canali di accesso legali in Europa. Alla strada fatta di misure efficaci e rispettose dello stato di diritto, questo Governo preferisce purtroppo quella della propaganda. Ed il prezzo lo pagheranno soprattutto i territori, le comunità e le persone vulnerabili”.
Così in una nota l’eurodeputata Camilla Laureti, responsabile Politiche agricole nella segreteria del PD.