VICENZA – Sarà la sede di Confagricoltura Vicenza ad ospitare, giovedì 11 maggio alle 10, un incontro tra gli agricoltori e il presidente della commissione Agricoltura del Senato Luca De Carlo, che ha presentato il disegno di legge mirato a consentire la sperimentazione in campo di organismi prodotti con le Tea, Tecniche di evoluzione assistita.
L’iniziativa, organizzata da Confagricoltura Veneto, vuole rappresentare un momento di confronto sulle nuove tecniche di miglioramento genetico e un focus sul disegno di legge sulle Tea, che potrebbero offrire soluzioni a molte criticità e problematiche dell’agricoltura.
All’incontro saranno presenti dirigenti e imprenditori agricoli da tutta la regione, dato che si affronteranno altre tematiche di grande interesse come l’istituzione al Crea del Registro dei crediti di carbonio agroforestali, che darà più valore alle pratiche agricole e forestali, sostenibili e aggiuntive rispetto a quelle prescritte dalle norme, in grado di aumentare la capacità di assorbimento del carbonio atmosferico.
“Confagricoltura è da sempre molto attenta al mondo della ricerca e dell’innovazione – sottolinea Lodovico Giustiniani, presidente di Confagricoltura Veneto – e perciò guardiamo con grande interesse alle iniziative del senatore De Carlo, che ha presentato la legge che punta a consentire la sperimentazione in campo delle tecniche di evoluzione assistita. Un passo fondamentale in agricoltura, perché permetteranno di ottenere piante resilienti ai cambiamenti climatici e resistenti agli insetti e ai patogeni. La proposta, che auspichiamo venga approvata nel più breve tempo possibile, è un’occasione storica per rilanciare l’innovazione in agricoltura e accrescere in modo deciso la produttività, limitando al tempo stesso l’impatto ambientale”.
Anna Trettenero, presidente di Confagricoltura Vicenza e grande conoscitrice delle Tea, farà gli onori di casa. “Dotarsi di piante capaci di resistere alle malattie e allo stress idrico è un imperativo categorico per la nostra agricoltura, così come trovare soluzioni soddisfacenti dal punto di vista economico e ambientale, in linea con la sostenibilità richiesta dall’Europa e in parte dal mercato. Le biotecnologie, già applicate in gran parte delle regioni del mondo, hanno portato a un miglioramento delle produzioni e della sostenibilità e vanno assolutamente introdotte anche nel nostro Paese. Bisogna uscire dal laboratorio e andare a sperimentare in campo, passaggio indispensabile perché queste tecniche possano poi essere utilizzate dagli imprenditori agricoli”.