BRUXELLES – Il Consiglio europeo dei giovani agricoltori (CEJA) lancia la sua nuova campagna, #LandStories, per sensibilizzare e sostenere la conservazione del territorio nell’Unione europea. Il consumo di suolo, un fenomeno qualificato come “problematico” dall’Agenzia europea per l’ambiente, potrebbe benissimo essere elencato nella legge sulla salute del suolo dell’UE, ma senza strumenti adeguati per realizzarlo.
Poiché l’UE sta cercando di raggiungere obiettivi ambiziosi in materia di gestione sostenibile del suolo, la crescente artificializzazione del suolo è un fattore di indebolimento diretto. Tale legislazione a livello dell’UE rappresenta un’opportunità unica e non può trascurare un prerequisito per migliorare la salute del suolo: garantire l’accesso a lungo termine alla terra. L’iniziativa presenterà sui social media alcuni casi concreti di giovani agricoltori colpiti per rafforzare quanto già si può vedere nelle statistiche.
Con la conversione dei terreni agricoli in aree non agricole che raggiungono livelli allarmanti, la vicepresidente del CEJA Anne-Catherine Dalcq, che ha guidato le discussioni interne sui suoli e l’accesso alla terra, afferma: “Come molti giovani agricoltori in Europa, mi trovo personalmente influenzato dall’imprevedibilità delle decisioni sull’uso del suolo, che sconvolge i nostri piani di investimento a lungo termine e mina gli sforzi per migliorare la qualità del suolo. Ciò si aggiunge alla già limitata disponibilità di terreni, prezzi gonfiati a causa della concorrenza e locazioni incerte”. Ha aggiunto: “La nostra campagna è anche un invito ai responsabili politici dell’UE a riconoscere il valore dei terreni agricoli e il ruolo fondamentale che svolgono, non solo per una produzione alimentare sostenibile, i cambiamenti climatici e la biodiversità, ma anche per la sfida del ricambio generazionale in agricoltura ”.
Questo è sia un problema quantitativo, cioè preservare uno stock sufficiente di terra arabile per produrre il cibo di cui abbiamo bisogno, sia un problema qualitativo, poiché questo processo è simile all’impermeabilizzazione del suolo. La copertura con materiale impermeabile come cemento o asfalto è una delle principali cause di degrado del suolo nell’UE. Secondo l’Agenzia europea dell’ambiente, tra il 2000 e il 2018 nell’UE-28 sono stati convertiti in totale 1,4 milioni di ettari di terreno, una superficie superiore alla superficie agricola utilizzata (SAU) del Belgio. Questa conversione è circa 11 volte maggiore della quantità di terra ricoltivata nello stesso periodo.
Il CEJA riconosce la legge sulla salute del suolo dell’UE come un’opportunità fondamentale per affrontare il problema urgente del consumo di suolo. Un obiettivo vincolante per la conservazione dei terreni agricoli sarebbe un passo logico successivo per la Commissione europea dopo la pubblicazione della sua Strategia dell’UE per il suolo nel 2021, in cui era già stato proposto l’obiettivo del non consumo netto di suolo entro il 2050. La questione del consumo di suolo va oltre i confini nazionali e richiede un approccio coordinato e unificato a livello dell’UE che possa garantire azioni coerenti in tutti gli Stati membri. È in gioco la gestione di una risorsa essenziale, limitata e ambita.