Il Premio Apollonio, dedicato alla Puglia e alle sue eccellenze, nasce da un’idea degli imprenditori Marcello e Massimiliano, titolari dell’omonima cantina, come espressione di un Salento vivace e forte, ricco di eccellenze legate alla laboriosità e alla generosità di gente straordinaria che, in silenzio, costruisce le basi per un futuro da protagonisti. La manifestazione, vuole soprattutto ricordare il lavoro di chi, come artigiani e piccoli produttori, affronta quotidianamente, con forza e determinazione, le sfide lanciate dalla globalizzazione dei mercati.Ed è proprio all’insegna delle eccellenze che nasce questa manifestazione, espressione di una cantina condotta da due giovani imprenditori, molto attenti ai rapporti umani ed alla qualità dei loro vini, sintesi armoniosa di avanguardia e tradizione. Un evento che si trasforma in una sorta di viaggio tra i ricordi ed emozioni di chi da sempre vive la campagna e la vite con passione ed abnegazione: un lavoro che prima di tutto è amore per la propria terra e per le meraviglie che offre.
L’evento – La serata, diventata ormai un evento molto atteso dal pubblico pugliese, si terrà il prossimo 25 giugno, a Lecce, nello splendido scenario dell’antico chiostro del Rettorato dell’Università del Salento. A presentarlo, la madrina della manifestazione Serena Dandini, nota giornalista e conduttrice RAI, che nell’arco della serata consegnerà il Premio Apollonio ad una personalità rappresentativa del territorio regionale, che nell’ultimo anno si è particolarmente distinta per aver contribuito ad aumentare la visibilità di questa terra unica ed inimitabile. Gianrico Carofiglio, il popolare magistrato- scrittore barese che ha aperto il filone del legal- thriller italiano, Giuliano Sangiorgi, voce e anima del gruppo musicale “Negramaro”, Emilio Solfrizzi, attore rappresentativo di una Puglia intellettualmente elegante, sono tra i premiati più autorevoli delle passate edizioni. Lo scorso anno, il riconoscimento è andato al noto regista italo-turco Ferzan Ozpetek, già cittadino onorario leccese che, con il suo film “Mine Vaganti”, vincitore di due David di Donatello e di un premio speciale al Tribeca Film Festival di Robert De Niro, ha vestito di una luce particolare il Salento conquistando perfino New York.
La storia del premio – Apprezzate, durante le scorse edizioni, le performance di comici e imitatori che hanno animato le serate con verve arguta e accattivante. Neri Marcorè, Francesca Reggiani, il Trio Medusa, Dario Vergassola, Max Paiella, sono solo alcuni degli artisti che hanno vivacizzato l’atmosfera del chiostro insieme alla band di Alessandro Quarta, talentuoso violinista e compositore leccese, la cui musica riconosciuta a livello internazionale è una innovativa sintesi di stili musicali che vanno dal blues al jazz, dal bossa nova al funky. L’evento, sempre costellato di volti noti- Gianni Morandi è tra gli ospiti fissi- è stato promosso, negli anni, con stile ed efficacia attirando a sé l’attenzione di stampa e tv locali e nazionali, anche per la presenza di nomi illustri quali l’attuale ministro per gli Affari Regionali, Raffaele Fitto, l’assessore regionale alle Politiche Agricole, Dario Stefano, il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, il presidente della Camera di Commercio di Lecce, Alfredo Prete, il senatore Alberto Maritati, il presidente di Confindustria Puglia, Piero Montinari, assessori provinciali e comunali e rappresentanti del mondo associazionistico regionale e locale. Un parterre rappresentativo di personalità anche del mondo accademico -a partire dal Rettore dell’ Università del Salento, Domenico Laforgia-, della giustizia e dell’imprenditoria nazionale. Nonostante ciò, rimane intatta la volontà dei fratelli Apollonio di mantenere toni sobri, propri di una serata dedicata alla cultura; l’eleganza, unita a una attentissima selezione di pubblico (si accede solo per invito), fanno della manifestazione la sua cifra distintiva.