PIACENZA – Si susseguono gli incontri che Confagricoltura sta organizzando in forma mista, on line e sul territorio nazionale, al fine di monitorare e aggiornare gli operatori del settore suinicolo sugli adempimenti previsti dai nuovi disciplinari produttivi dei prosciutti Dop che entreranno in vigore a giorni e sull’innalzamento della biosicurezza negli allevamenti per contrastare il rischio di diffusione della Psa – va ricordato – una malattia molto pericolosa per i suini, ma non trasmissibile all’uomo.
“I nuovi piani di controllo delle Dop Prosciutto di Parma e Prosciutto di San Daniele e l’aggiornamento dei rispettivi disciplinari di produzione sono previsti da lunedì 4 settembre” – specifica la componente di Giunta nazionale di Confagricoltura e allevatrice suinicola piacentina Giovanna Parmigiani.
Oltre 60 allevatori hanno partecipato all’incontro del 29 agosto organizzato da Confagricoltura in cui è intervenuto Rudy Milani, presidente F.N.P. Allevamenti Suini di Confagricoltura, che ha presentato nei dettagli i nuovi piani, chiarendo dubbi e rispondendo alle domande degli intervenuti. A seguire, Milani ha offerto un aggiornamento sulla PSA.
I disciplinari Dop del Prosciutto di Parma e del Prosciutto di San Daniele intervengono su ogni fase della vita dell’animale: dalle tecniche di allevamento, agli alimenti consentiti, alle loro quantità e modalità di somministrazione. I nuovi piani di controllo delle Dop comporteranno per gli allevatori una serie di adempimenti, tra cui una regolamentazione più stringente della genetica dei suini utilizzabile, delle fasi di allevamento, dei criteri di alimentazione e delle tariffe. Gli allevatori dovranno rispettare complesse normative, applicando nuove regole di controllo, aspettandosi a stretto giro verifiche da parte degli istituti di controllo.
“È chiaro che il nuovo piano dei controlli inciderà fortemente sul settore suinicolo. Per questo motivo, fin da subito, Confagricoltura si è fatta portavoce degli allevatori, collaborando per alleggerire e smussare le richieste degli adempimenti che andranno a pesare sulla filiera. L’attuazione dei nuovi piani porterà con sé diverse problematiche – ha spiegato Rudy Milani -. C’è molta informatica e non tutte le aziende sono pronte ad affrontare questi cambiamenti, in alcuni casi radicali. Per quanto riguarda i controlli, relativamente all’emergenza della Peste Suina Africana, le regioni Piemonte e Lombardia hanno accolto favorevolmente la proposta di Confagricoltura di sospendere l’ingresso di tutti gli enti che a vario titolo entrano nelle aziende per eseguire controlli che, in una scala di priorità, vista la situazione emergenziale, possono essere procrastinati più in là nel tempo, per evitare la possibilità di diffondere problematiche sanitarie all’interno delle aziende”.
“È necessario che tutta la filiera suinicola lavori nella stessa direzione, nel rispetto di disciplinari e regole, in particolare in questa gravosa situazione in cui la presenza delle Peste Suina Africana è sempre più pressante” – rimarca Parmigiani -. Tra gli entri controllori i cui ispettori entrano in azienda si inseriscono anche CSQA ed IFCQ, si tratta di controlli sicuramente importanti per garantire la qualità dei prodotti DOP – precisa l’imprenditrice piacentina – ma sarebbe bene che fossero momentaneamente sospesi o eseguiti senza l’ingresso fisico dell’ispettore dentro l’azienda. Data l’allerta presente anche sul nostro territorio, auspichiamo che anche la regione Emilia-Romagna possa accogliere la proposta di Confagricoltura sulla procrastinazione dei controlli non essenziali. Al contempo – conclude – richiamiamo tutti gli allevatori a rispettare le regole, senza dimenticare quelle più banali sulla biosicurezza”.