Nel corso di una lezione tenuta all’ Accademia dei Georgofili, il presidente di Cogeca Paolo Bruni ha affrontato il delicato e complesso tema della sfida alimentare. Ricordando in apertura le stime FAO che prevedono una costante crescita demografica mondiale dai 6.5 miliardi del 2004-2006 agli 8.3 miliardi previsti per il 2030 fino ad arrivare a 9.1 miliardi abitanti nel 2050, Bruni ha evidenziato come “l’agricoltura sia chiamata ad apportare un contributo strategico alla missione di sfamare il mondo a lungo termine e contribuire allo sviluppo economico delle popolazioni più povere senza mettere a repentaglio il futuro del pianeta”.
Bruni – “Di fronte a tali sviluppi – ha proseguito Bruni – auspichiamo la creazione di un nuovo modello agricolo basato sull’incremento del reinvestimento pubblico e privato nell’agricoltura mondiale e sulla definizione di una nuova governance”. "Per assicurare una maggiore e sostenibile produttività dovranno confluire nell’agricoltura ingenti investimenti, mirati in particolare sulla ricerca ed innovazione e sull’organizzazione delle filiere – ha precisato Bruni – ma altrettanto determinante sarà il migliore funzionamento e la maggiore trasparenza dei mercati finanziari derivati delle materie prime agricole: abbiamo bisogno di regole certe che accompagnino l’espansione del commercio dei prodotti agricoli e costituiscano un freno all’insostenibile aumento della volatilità dei prezzi”. In conclusione Bruni “ha riaffermato il massimo impegno della Cogeca per contribuire alla difesa dei veri interessi dei produttori e delle cooperative agricole europee tramite un rafforzamento della loro competitività e un riequilibrio della distribuzione del valore lungo la catena alimentare”.