BARI – Nelle ultime ore, l’ondata di maltempo che ha imperversato in particolare al centro e nord della Puglia ha causato e continua a creare enormi problemi all’agricoltura, in particolare al settore olivicolo in procinto di avviare la campagna olearia di quest’anno che prometteva di registrare produzioni eccellenti.
Sono ingenti i danni che già si registrano negli uliveti, sferzati con violenza da temporali caratterizzati da forte vento e grandine. Il Presidente Unapol Tommaso Loiodice commenta così la situazione, dopo essersi recato personalmente negli uliveti del foggiano e del nord barese che hanno registrato i maggiori danni: “Le olive, giunte ormai a maturazione, non hanno retto agli eventi atmosferici ed è davvero frustrante dover vedere il frutto degli ulivi spazzato via a ricoprire il terreno. Sono scene a cui non vorremmo assistere, il lavoro di un intero anno perso poco prima della raccolta. Chiaramente, tutto questo si traduce in un disastro economico che mette a repentaglio la sopravvivenza di tante aziende agricole e le economie di interi territori, con una perdita economica importante in un settore tra i più strategici dell’agroalimentare italiano”.
Alla visione impietosa di un folto tappeto di olive cadute, si aggiungono i danni agli ulivi ormai spogli, con migliaia di piante colpite duramente dalla grandine e dal forte vento. “La grandinata delle scorse ore è l’ennesimo evento nefasto per l’agricoltura pugliese di quest’anno. Solo che le olive, in questo caso, erano mature e pronte per la raccolta. Continuano ad arrivarci segnalazioni dai nostri olivicoltori disperati” afferma Loiodice, “anche perché la Protezione Civile ha da poco diramato una nuova allerta meteo che interessa la Regione Puglia con possibili rovesci ad alta intensità”.
Una situazione particolarmente grave, dunque, che per Loiodice “richiede uno sforzo congiunto di operatori e Governo al fine di trovare soluzioni che proteggano gli investimenti dei nostri produttori olivicoli. Eventi atmosferici estremi sono sempre più frequenti, e lo scotto dei cambiamenti climatici ricade principalmente sul settore maggiormente esposto, quello agricolo, che necessita quindi di maggior tutela. Un anno di duro lavoro non può essere vanificato da pochi minuti di grandine. Ci uniamo quindi al coro delle altre sigle di tutela e rappresentanza del mondo agricolo per richiedere maggiori garanzie assicurative e di ristoro, affinché gli sforzi dei nostri produttori olivicoli siano tutelati e valorizzati al meglio”.