Il maltempo che ha segnato buona parte dell’estate sembra aver scongiurato il rischio generalizzato di siccità, per effetto delle abbondanti precipitazioni che hanno permesso di accumulare adeguate scorte idriche. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sull’andamento climatico stagionale.
La situazione – Anche se non si possono escludere situazioni locali di difficoltà, al Nord i grandi laghi come quello di Garda a Peschiera, il Lago di Como a Malgrate e quello Maggiore a Sesto Calende sono al di sopra delle medie storiche del periodo mentre al Sud, non ci sono problemi nella maggioranza degli invasi che possono contare su una elevata disponibilità di acqua, secondo le rilevazioni della Coldiretti. In Puglia – precisa la Coldiretti – il serbatoio di Occhito del Fortore è pieno al 70 per cento e può contare su 165 milioni di metri cubi di acqua mentre in Basilicata il serbatoio del Pertusillo sull’Agri è pieno all’80 per cento con 120 milioni di metri cubi di acqua invasati.
I danni – L’estate 2011 è stata però segnata da forti manifestazioni temporalesche che si sono abbattute con grandine sulle coltivazioni agricole a macchia di leopardo nel Paese con decine di milioni di euro di danni. Dal violento nubifragio che con la grandine si è abbattuto in Friuli nelle provincia di Gorizia all’ondata di maltempo che ha colpito le uve bianche quasi pronte per la vendemmia dei prestigiosi vini del Collio, ma anche campi di mais e soia. Ma la grandine è caduta violentemente anche a metà luglio fra Varese, Como e Lecco con serre sventrate, raccolti distrutti e agricoltori in lacrime. L’8 luglio un fulmine – conclude la Coldiretti – si è abbattuto su una malga colpendo due allevatori e una mucca nel comune di Plesio (Como), mentre a metà giugno la grandine ha flagellato i vini dell’Oltrepò pavese.