“Agri Data Green Summit”: l’agricoltura del futuro passa dall’Intelligenza Artificiale per la sostenibilità

MILANO – Si è appena conclusa la seconda edizione dell’Agri Data Green Summit, l’evento organizzato dalla tech company xFarm Technologies che ha visto protagonisti numerosi attori di filiera per
mettere a fattor comune competenze e conoscenze con la finalità di accelerare la transizione digitale del settore agroalimentare.

Più di 20 le realtà coinvolte, tra cui Osservatorio Smart Agrifood, Barilla Group, Engie, Argo Tractors, Amazon Web Services (AWS), AGRI Lab SDA Bocconi School of Management, Andriani, FederUnacoma, Mascar, CNH Industrial, PFN Precision Farming Network, Parmalat del Gruppo Lactalis, Riso Gallo, dss+, Zurich Italia, Granlatte (holding del gruppo
Granarolo), Areté, Confagricoltura i cui delegati a turno sono intervenuti in presentazioni e
tavole rotonde su come l’applicazione in campo della tecnologia e in particolare
dell’Intelligenza Artificiale siano fondamentali per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità.
Fronteggiare i cambiamenti climatici fornendo al comparto nuovi strumenti per la gestione
del rischio, diffondendo le pratiche di agricoltura rigenerativa per aumentare il sequestro
di carbonio e in futuro abilitare nuove forme di reddito per le aziende agricole, sono
prospettive attuali che l’intera filiera dovrà accettare per garantire produzioni stabili e
sostenibili.

Giocheranno inoltre un ruolo fondamentale anche i macchinari e le attrezzature
agricole, sempre più connessi e capaci di generare dati utili per tutta la filiera, aziende food
comprese. Quest’ultime potranno così lavorare in modo molto più preciso per andare a
ridurre le emissioni di scopo 3 – quelle indirette – che rappresentano un’ampia fetta della
CO2 equivalente emessa per produrre il cibo che consumiamo ogni giorno nelle nostre
tavole.

Per raggiungere questo nuovo modello di agricoltura, oltre all’utilizzo di nuove tecnologie,
come quelle legate all’Intelligenza Artificiale, è indispensabile adottare un nuovo
approccio e lavorare, anche attraverso il lavoro delle associazioni di categoria e di tutti gli
altri stakeholders, alla diffusione di nuove competenze. Innovazione digitale non significa
solamente sviluppare nuovi software e tecnologie, ma piuttosto rispondere in modo diverso e
nuovo a problemi reali e diffusi. Anche in agricoltura.

Agricoltura 4.0: spazio alla conoscenza, con l’AI cresce il potenziale produttivo. Le
testimonianze delle aziende. Il via ai lavori, con la moderazione di Antonio Iannone di Thefoodcons, è stato dato dall’intervento di Maria Pavesi, Ricercatrice Senior dell’Osservatorio Smart Agrifood, del Politecnico di Milano e dell’Università degli Studi di Brescia che ha illustrato il livello di utilizzo delle soluzioni digitali delle aziende agroalimentari. Il mercato dell’Agricoltura 4.0 nel 2022 è cresciuto del +31% rispetto al 2021 con valore stimato di 2.100 milioni di euro ed è composto per il 65% da sistemi di monitoraggio di mezzi e attrezzature e macchinari connessi, il 20% da sistemi di monitoraggio delle coltivazioni, terreni e infrastrutture infine il 9% da software gestionali e DSS (sistemi di supporto decisionale).

Nel passato, la chiave per il futuro: grande protagonista dell’evento è stata anche la tecnica
applicata all’agricoltura, un settore visto come fortemente tradizionale ma che, proprio per
questo, ha in sé un grande potenziale di sviluppo attraverso la digitalizzazione. Parlare di
agricoltura rigenerativa significa affrontare i temi della sostenibilità, permettendo al settore
primario di aumentare la propria resilienza e di contribuire concretamente ai temi di
mitigazione e soprattutto di adattamento ai cambiamenti climatici. Il tutto senza perdere
di vista l’importante aspetto della produttività.
All’interno della tavola rotonda “Innovazione tecnologica e dati per valorizzare
sostenibilità, agricoltura rigenerativa e produttività” è infatti emerso quanto la grande
sfida contemporanea sia soprattutto rappresentata dall’esigenza di guardare all’agricoltura
con occhi nuovi, mirando ad aumentare la resilienza del settore, adattandosi ai cambiamenti
climatici e sfruttando l’attività agricola per contribuire alla loro mitigazione, il tutto con
l’integrazione delle nuove tecnologie. Tecnologie tra le quali hanno senz’altro un ruolo
speciale l’Intelligenza Artificiale, la data collection e il digitale in generale, unitamente al
ruolo delle buone pratiche agricole. Tante le strategie di successo emerse nel corso degli
interventi di Andriani, Mascar, Riso Gallo, CNH Industrial e PFN Precision Farming
Network.
Agricoltura e futuro: l’approccio a nuovi modelli di business Infine, dopo aver ampliato ed esplorato il perimetro d’azione del settore primario, affrontando tante nuove sfide o tante sfide vecchie in modo nuovo, è stato inevitabile interrogarsi anche su una innovazione che attiene ai risultati e alle aspettative. Durante la tavola rotonda “Agricoltura e futuro: verso nuovi modelli di business” si sono susseguite le testimonianze di Alessia Truini, Head of Marketing, Customer Office & Direct Channel di Zurich Italia, Paolo Bulgarelli, Milk Purchasing Quality Manager e Open innovation ambassador del Gruppo Lactalis, Enrica Gentile, CEO e Founder di Areté, Nicolò Mascheroni, Direttore strategie di Confagricoltura-Enapra e Alessandro Bucciarelli, Head of Agronomic Products and R&D di xFarm Technologies con l’intento di dare spazio, ciascuno nel suo ambito, alle nuove opportunità generate dalla trasformazione dei sistemi alimentari.

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