ROMA – “La concretezza prevale su un’ideologia green spesso scollegata dalla realtà. Anche sugli obiettivi di riduzione dei fitosanitari ancora una volta gli altri Stati membri si dimostrano d’accordo con osservazioni e dubbi più volte evidenziati nei mesi scorsi dall’Italia per poter rendere possibile una vera transizione verde. Pur condividendo l’importanza di limitarne progressivamente l’uso, il taglio del 50% entro il 2030 non è mai sembrato realistico”.
Lo afferma il sottosegretario di Stato al ministero dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Luigi D’Eramo, commentando il voto della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale (AGRI) del Parlamento europeo sulla proposta di regolamento sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. “Spostando il termine al 2035 si dà al settore il tempo necessario per poter avere rimedi alternativi che oggi non sono disponibili e si tiene anche conto degli sforzi fatti in questi anni per ridurre l’utilizzo della chimica.
Il lavoro del Sistema Italia svolto in ambito comunitario dal governo e dai nostri europarlamentari permette di dare tempi più ragionevoli agli agricoltori. Puntando sempre di più sull’innovazione e su strumenti sostenibili come le tecniche di evoluzione assistita saremo nelle condizioni di continuare a garantire la sicurezza alimentare e di raggiungere una vera sostenibilità: quella che tiene insieme la sostenibilità ambientale, la sostenibilità economica e la sostenibilità sociale”, conclude D’Eramo.