BRUXELLES – “L’Unesco riconosce la dieta mediterranea. La Commissione Ue la penalizza e mette in discussione i sussidi alla promozione di carni e salumi italiani, attraverso dei criteri discriminatori inseriti nel Programma di Lavoro per il 2024 e poi cancellati, solo grazie al contributo degli Stati membri riuniti in Consiglio. Per scongiurare altri attentanti al made in Italy e svelare i veri piani della Commissione ho presentato un’interrogazione a risposta scritta.
Il nostro Paese e le sue aziende non meritano discriminazioni, alla luce del fatto che il consumo di carne è raccomandato da numerose ricerche e che le nostre filiere rispettano i più alti standard di sostenibilità, come testimoniato dalla recente approvazione dalla Commissione del Disciplinare ‘Allevamenti Sostenibili’ per la zootecnica bovina. La produzione di carni rosse e trasformate italiane già subisce gli effetti di una concorrenza sleale da parte di operatori stranieri. Cancellare i programmi di promozione di questa filiera sarebbe assurdo”.
Lo ha dichiarato Paola Ghidoni, europarlamentare della Lega, componente della Commissione Agricoltura.