Il georgofilo Paolo De Castro ha svolto questa mattina a Firenze, presso la sede accademica, una lettura su “La Nuova Politica Agraria Europea”, organizzata in collaborazione con la UNASA (Unione Nazionale Accademie per le Scienze Agrarie). Ha illustrato il complesso metodo di lavoro adottato dalla UE dopo il Trattato di Lisbona ed è entrato nel merito dei contenuti della nuova PAC 2013-2020, da poco presentata dalla Commissione Europea. Ha evidenziato alcune incognite relative ai tagli previsti nei bilanci europei ed ha previsto una lunga discussione che certamente porterà a modifiche del testo attuale (ancora non disponibile in lingua italiana), con il conseguente rischio che la PAC non entri in vigore alla scadenza del 1° gennaio 2014.
Problematiche – Non ha mancato di evidenziare la necessità che la PAC contempli anche problematiche nuove rispetto al passato, a cominciare da quelle relative alla sicurezza alimentare, all’instabilità dei mercati, all’aumento costante dei prezzi destinato ulteriormente a salire, alla crescita della domanda di commodities alimentari (già doppia rispetto all’ offerta), dovuta non solo all’aumento demografico mondiale ma anche all’incremento dei redditi soprattutto nei Paesi “BRIC” (Brasile, Russia, India, Cina). Mentre i terreni coltivabili sulla Terra non sono ulteriormente estensibili ed è necessario puntare sull’incremento delle produzioni unitarie, facendo assegnamento sulla ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico. “Se tutta la popolazione mondiale dovesse cibarsi seguendo il modello degli occidentali, non si potrebbe sfamarla neppure colonizzando altri pianeti!”. Fra i problemi di cui la PAC sembra non occuparsi è stato segnalato anche quello dell’insufficiente produzione alimentare in Europa, costretta ad importare gran parte dei prodotti primari, anche per le agroindustrie.
L’ottimismo – Paolo De Castro ha tuttavia espresso ottimismo circa la possibilità di apportare, nel corso dell’iter normativo, opportune modifiche alla PAC, per renderla più sensibile anche ai temi della ricerca e dell’innovazione, per stimolare l’aumento della produttività e della competitività, tutelando l’ambiente. La successiva discussione ha consentito a De Castro di chiarire altri temi cruciali della PAC e di concludere raccomandando di formulare proposte condivise e forti, per ottenere i necessari miglioramenti, tutt’ora fattibili.