ROMA – In Spagna l’intero pagamento dei 4.875 milioni di euro stanziati per gli aiuti diretti ai 622.400 agricoltori e allevatori che hanno presentato domanda unica nel 2023 sarà completato entro il 30 giugno 2024.
Gli aiuti diretti della PAC costituiscono circa il 90% dei pagamenti annuali del Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA)
Il Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione, attraverso il Fondo Agrario di Garanzia Spagnolo (FEGA), ha coordinato il pagamento, da parte delle comunità autonome, di oltre 3.475 milioni di euro di aiuti diretti della Politica Agraria Comune (PAC) della campagna 2023 , fino al 31 dicembre, e il cui periodo di pagamento anticipato ha avuto inizio il 16 ottobre.
Questi sono i primi pagamenti della nuova PAC 2023-2027, entrata in vigore il 1° gennaio 2023. Questo importo, pagato il 31 dicembre, è simile a quello effettuato in altre prime campagne in cui è stata lanciata la nuova Politica Agricola Comune Politica, a causa delle specificità che questi anni di transizione implicano.
Nel caso specifico della campagna PAC 2023, il periodo di presentazione delle domande è iniziato a marzo, un mese in ritardo rispetto al solito, poiché la normativa richiedeva la conversione dei diritti di pagamento di base in diritti di sostegno al reddito di base per la sostenibilità prima dell’apertura del periodo di presentazione.
Il periodo inizialmente previsto è stato prorogato di un mese, fino al 30 giugno 2023, su richiesta delle comunità autonome e del settore, per facilitarne l’adattamento ai nuovi sviluppi nella gestione delle domande. Ciò ha portato anche a proroghe dei termini per la modifica delle richieste, l’invio di fotografie georeferenziate e la gestione degli incidenti derivanti dai controlli di monitoraggio.
Inoltre, la nuova PAC ha incorporato nuovi interventi, come gli eco-regimi, o nuovi requisiti, come quelli stabiliti in questo periodo per soddisfare la condizione di agricoltore attivo, che richiedono controlli aggiuntivi da parte delle comunità autonome prima all’erogazione degli aiuti, al fine di garantire l’uso appropriato dei fondi dell’Unione Europea.
Allo stesso modo, sono stati rafforzati i controlli per evitare che vengano richiesti fraudolentemente aiuti diretti per superfici che il richiedente non ha a sua disposizione (di proprietà o in usufrutto, affitto o mezzadria).
Tutte queste problematiche hanno comportato adeguamenti al calendario di pagamento dei diversi interventi, per cui sarà necessario attendere la fine del periodo di erogazione degli aiuti diretti, il 30 giugno 2024, affinché vengano completati i 4.875 milioni di euro che i 622.400 gli agricoltori e gli allevatori che hanno presentato la loro domanda unica dovranno riceverli nel 2023.
La distribuzione degli importi erogati, per regime di aiuto, è la seguente:
Dal 1° dicembre è stato autorizzato il pagamento fino al 90% dell’aiuto al reddito di base e dei suoi pagamenti complementari. Sempre dal 1° dicembre è stato possibile trasferire fino al 90% del pagamento dei regimi ecologici e di aiuti legati alla produzione sostenibile di proteine di origine vegetale, riso, barbabietole da zucchero, pomodori destinati alla trasformazione, frutta a guscio nelle aree a rischio di desertificazione, produzione tradizionale di uva passa e oliveti con difficoltà specifiche e ad alto valore ambientale, nonché aiuti legati all’allevamento, esclusi gli aiuti per i vitelli da ingrasso.
Possono beneficiare di questi pagamenti solo le domande per le quali tutti i controlli sono stati completati.
Una volta effettuata l’assegnazione dei diritti della Riserva nazionale di aiuto al reddito di cittadinanza (la scadenza è il 1 aprile 2024), nonché il calcolo degli importi unitari definitivi, dei residui e dei trasferimenti tra interventi (entro il 1 maggio 2024) , verrà autorizzato il pagamento del restante 10%, il cui termine decorrerà dal 30 giugno 2024.
Per quanto riguarda il pagamento specifico per il cotone e l’aiuto per i vitelli da ingrasso, i requisiti di ammissibilità di tali aiuti non potranno essere verificati fino all’inizio dell’anno 2024, poiché il calcolo dell’importo unitario si basa su unità di produzione (ettari e numero di animali) che soddisfano tutti i requisiti di questi regimi di aiuto. Come negli altri regimi, il termine per effettuare i pagamenti per questi due aiuti scade il 30 giugno 2024.
Di seguito una tabella con la distribuzione, per comunità autonoma, dei pagamenti già effettuati per gli aiuti diretti per la campagna 2023. Ogni comunità stabilisce il proprio calendario di pagamenti in base alla pianificazione e all’esecuzione dei controlli da effettuare su tutte le pratiche di verifica i requisiti di ammissibilità dell’aiuto.