Fieragricola 2024 da record: 820 espositori in 52mila metri quadrati. Focus su cambiamenti climatici e innovazione

ROMA – Sarà un’edizione record la 116esima di Fieragricola, in programma a Veronafiere dal 31 gennaio al 3 febbraio e presentata oggi a Roma in una conferenza stampa.

Undici padiglioni occupati e un’area esterna destinata alla prove dinamiche dei mezzi agricoli, 820 espositori provenienti dall’Italia e da 20 Paesi esteri, delegazioni e buyer internazionali provenienti da 20 Paesi accrediti, 52mila metri quadrati occupati, 4.600 metri quadri dedicati alle mostre zootecniche, la presenza istituzionale del Ministero dell’agricoltura, sovranità alimentare e foreste.

Fieragricola scalda i motori della 116ª edizione – in programma a Veronafiere dal 31 gennaio al 3 febbraio prossimi – con numeri record e un programma fortemente orientato all’innovazione, mantenendo il format trasversale che rende la manifestazione unica in Italia, con tutti i principali settori dell’agricoltura rappresentati: meccanica agricola; zootecnia; colture specializzate come vigneto, frutteto, olivo; energie rinnovabili; chimica verde; servizi; multifunzionalità delle imprese agricole; tecnologie hi-tech per la crescita dell’agricoltura sostenibile.

Particolarmente sviluppata l’area dedicata ad approfondimenti, focus verticali e dibattiti, con 140 convegni in programma nei quattro giorni di manifestazione e l’attenzione mirata alla crescita formativa del comparto agricolo, in un’era in cui l’accelerazione verso l’hi-tech, la robotica, l’Intelligenza Artificiale è ritenuta essenziale per restare al passo con le sfide dell’agricoltura moderna, alle prese con un percorso a ostacoli verso la transizione verde e quella digitale, cercando di salvaguardare la redditività delle imprese agricole e delle catene di approvvigionamento, di assicurare tracciabilità e certificazione dell’origine e della qualità delle produzioni.

“Dal 1898 Fieragricola significa innovazione, progresso, spinta alla ricerca per migliorare la produttività in campo, garantire sicurezza alimentare, assicurare redditività e sviluppo alle filiere agricole e dopo 125 anni lo spirito della manifestazione è rimasto il medesimo – dichiara il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo –. Oggi siamo alle prese con nuove sfide, ma il bisogno di cibo sano e sicuro resta un obiettivo da conseguire su scala mondiale e il ruolo dell’Unione europea, attraverso politiche mirate di crescita, deve essere rafforzato. Anche attraverso il ruolo delle fiere, luoghi di proposta, dibattito, offerta espositiva e di scambio innanzitutto culturale e formativo, prima ancora che commerciale”.


Il presidente di Veronafiere Federico Bricolo

 

A rendere complesso il percorso di crescita dell’agricoltura, negli ultimi anni si sono verificati con particolare intensità i fenomeni legati ai cambiamenti climatici, filo conduttore della 116ª edizione di Fieragricola. L’agricoltura deve rafforzare la propria resilienza, adattandosi alle nuove condizioni e mitigando gli effetti di una progressiva tropicalizzazione del meteo e desertificazione dei suoli, individuando nuovi modelli produttivi, in grado di coniugare sostenibilità, circolarità e produttività, alla luce di un progressivo aumento della popolazione mondiale e di una richiesta crescente su scala mondiale di proteine nobili.

Il climate change è solo uno dei temi che Fieragricola propone per i propri stakeholder: agricoltori, allevatori, contoterzisti, veterinari, operatori delle filiere agricole, ma anche studenti (sono attesi istituti agrari da ogni parte d’Italia per la tappa finale della gara di selezione delle bovine da latte in collaborazione con l’Associazione italiana allevatori e Anafibj).

Sotto la lente di una sessione convegnistica di circa 140 convegni in quattro giorni, i temi della Politica agricola comune, del benessere animale, delle energie rinnovabili, delle produzioni tipicamente Made in Italy come vigneto, frutteto, oliveto, la transizione green e i focus legati alle tecnologie, alla digitalizzazione, alla tutela del suolo, alla Politica agricola comune a un anno dall’entrata in vigore di una riforma che lascia significativi margini di manovra agli Stati Membri per sostenere il percorso verso produzioni sostenibili.

“Nel contesto di un’agricoltura che deve necessariamente sviluppare una maggiore resilienza, incrementare le produzioni e diminuire gli sprechi alimentari per rispondere ai
bisogni di una popolazione mondiale che nel 2030 potrebbe superare gli 8,5 miliardi di persone – afferma il direttore commerciale di Veronafiere, Raul Barbieri – al pari dell’innovazione tecnologica la formazione è un elemento essenziale per la crescita dell’agricoltura e per favorire un ricambio generazionale che è vitale per il futuro delle aree rurali. E proprio la formazione, attraverso convegni, workshop e approfondimenti, costituisce un pilastro portante di Fieragricola 2024″.

Fieragricola si conferma vetrina internazionale, con espositori provenienti da 20 Paesi (Austria, Repubblica Ceca, Cina, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Libano, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Turchia, Ungheria) e delegazioni di buyer esteri selezionati sulla base delle richieste degli espositori con la collaborazione di ITA – Ice Agenzia e provenienti da Albania, Algeria, Armenia, Azerbaijan, Cile, Costa Rica, Croazia, Danimarca, Egitto, Etiopia, Georgia, Ghana, Guatemala, Kazakhstan, Kenya, Macedonia del Nord, Mozambico, Pakistan, Polonia, Rep. Ceca, Senegal, Serbia, Slovacchia, Spagna, Tunisia, Turchia,
Ungheria e Uzbekistan e che potranno contare su incontri B2B specifici per ogni segmento della manifestazione.

La zootecnia, con tre padiglioni, si conferma regina della manifestazione, fra spinte tecnologiche – la robotizzazione è solo uno degli strumenti in mano agli allevatori per migliorare il controllo e il benessere animale, per razionalizzare la gestione della manodopera, per ridurre l’utilizzo di antibiotici e medicinali – e valorizzazione dei reflui nella duplice direzione della fertilizzazione organica e della produzione energetica di biogas e biometano, in ottica di circolarità dell’agricoltura. I focus espositivi riguarderanno,
in particolare, la nutrizione e la salute animale, le attrezzature zootecniche per l’allevamento bovino e suino, le energie da fonti rinnovabili connesse al segmento zootecnico, la genetica.

Confermati i grandi concorsi zootecnici, nel ring allestito nel padiglione 10. Fieragricola ospiterà la 22esima edizione dello European Open Holstein, Red Holstein & Jersey Show, con le migliori bovine da latte di razza Holstein, Red Holstein e Jersey, provenienti dall’Italia e dall’Europa. Riflettori accessi anche sulla didattica, grazie alla collaborazione fra Aia (Associazione italiana allevatori) e Anafibj (Associazione
nazionale allevatori razza frisona italiana, bruna e jersey) e gli istituti tecnici agrari italiani, che porteranno a Verona oltre duemila studenti.

Nel ring di Veronafiere anche la 54ª edizione della Mostra nazionale della razza Bruna italiana e il concorso del ceppo OB – Original Brown, razze particolarmente diffuse nelle zone alpine, montane e appenniniche, grazie alla capacità di adattamento e all’elevata qualità del latte finalizzato alla caseificazione. Fieragricola, inoltre, sarà l’occasione per la consegna di prestigiosi premi, assegnati da alcune delle case editrici che da decenni raccontano la storia, l’evoluzione e le prospettive dell’agricoltura. A Verona saranno infatti consegnati i premi «Allevatore dell’anno 2023» nelle categorie bovine da latte, bovini da carne, suini; «Il contoterzista dell’anno 2023» per le categorie giovani,
diversificazione, innovazione, precision farming, donne.

 

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