Il Parlamento Europeo ha approvato un provvedimento che prevede un’intesa con il Marocco per la liberalizzazione degli scambi, specie in entrata, di una consistente parte dei prodotti agricoli tra l’Ue e la Nazione Marocchina stessa. Considerato che tra i Paesi del Maghreb il Marocco rappresenta il principale soggetto di esportazione di frutta e verdura fresche, la decisione presa ieri in sede parlamentare desta non poche preoccupazioni in ottica di un rilancio del comparto ortofrutticolo italiano.
L’assessore Regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto – “L’accordo di libero scambio con il Marocco rappresenta un vero e proprio autogol, una dura batosta, nei confronti delle nostre aziende agricole: tariffe doganali limitate se non azzerate, con il timore che si possa giungere a un libero scambio definitivo. In un periodo di particolare difficoltà a livello economico, ultimamente anche meteorologico nello specifico per l’Italia, un’intesa che mira di fondo ad avvantaggiare solo un Paese extra Ue a totale ed esplicito svantaggio degli Stati comunitari, mi sembra decisamente fuori luogo: inoltre è davanti agli occhi di tutti come l’approvazione di ieri in Parlamento Ue risponda esclusivamente agli interessi delle produzioni continentali europee, rappresentando al contrario uno schiaffo nei confronti dei Paesi agricoli Mediterranei, in primo luogo l’Italia. Ma tale aspetto è stato volutamente ignorato. Un vero e proprio colpo basso al comparto ortofrutticolo italiano il quale dovrà fare i conti con una concorrenza spietata causata dalla possibile invasione sul mercato di prodotti ortofrutticoli provenienti dal Marocco. Una decisione, quella del Parlamento Europeo, che può dirsi avventata e contro il bene degli agricoltori. Credo che non si debba confondere lo spirito del libero mercato con una completa deregolamentazione delle regole sul libero scambio fra Paesi e realtà profondamente diversi in materia di rapporti interprofessionali e quindi di costi di produzione. Vorrei una volta per tutte sapere perchè l’Unione Europea applica il liberismo ortodosso soltanto in agricoltura e decisamente meno in altri settori. Al contrario ritengo sarebbe necessario implementare o introdurre le soglie di dazi onde evitare di soccombere sull’altare del libero scambio che in realtà viene applicato solo dall’Europa, in quanto anche altri grandi Paesi come gli Stati Uniti ed il Giappone applicano forme di parziale protezione delle loro produzioni. Il libero mercato o è uguale per tutti o non è ”.