MONTEPULCIANO (SIENA) – Era il 1766 quando a Montepulciano si è utilizzato il Vino Nobile, proprio per indicare il vino della cittadina poliziana in provincia di Siena.
Il territorio di Montepulciano è noto per la produzione di vino fin dall’antichità etrusca, come attestato da importanti ritrovamenti archeologici.
Le tracce documentarie e bibliografiche, già dal medioevo, evidenziano l’importanza che rivestì l’enologia per la città, e riferiscono che il periodo di maggior fama fu quello dei secoli dal sedicesimo al diciottesimo, al termine del quale si trovano le tracce del binomio “vino Nobile”: il primo documento che lo attesta è, appunto, del 1766 e proviene dall’archivio dei Gesuiti di Montepulciano, oggi all’Archivio di Stato di Firenze.
Il termine “Nobile” fu associato ad una tipologia di prodotto non del tutto nuova, ma rappresentò comunque una tappa fondamentale nel percorso enologico poliziano che vide protagonisti proprio i padri della compagnia di Gesù del locale collegio che ne furono gli artefici, dediti alla sperimentazione ed al commercio del vino, ma anche aperti al dibattito vinicolo ed in particolare della fermentazione, non solo locale dell’epoca.
La notizia è stata annunciata oggi in occasione dell’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano 2024.