ROMA – “In attesa di conoscere i dettagli del Piano di gestione dei rischi 2024, che sarà a breve all’esame della Conferenza Stato-Regioni e sul quale siamo pronti a confrontarci con le istituzioni, apprezziamo l’attenzione che il governo sta dando al sistema della gestione del rischio, come più volte richiesto dalla Copagri, lavorando per rinnovarlo, velocizzare i pagamenti, ampliare la base assicurativa e garantire una maggiore semplificazione e trasparenza nell’erogazione dei contributi pubblici”.
Lo afferma il presidente della Copagri Tommaso Battista a proposito delle importanti novità sulle misure di gestione del rischio annunciate dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.
“È importante che tutti questi positivi e condivisibili intenti, unitamente alla maggiore contribuzione pubblica sul sistema delle assicurazioni agricole, che auspichiamo in futuro venga ulteriormente incrementata, si traducano in una più decisa tutela del reddito dei produttori agricoli, come ripetutamente richiesto dalla Copagri”, prosegue Battista, esprimendo soddisfazione per lo stanziamento degli ulteriori 100 milioni di euro per le polizze 2023 e, in particolare, per i 130 milioni di euro a valere sulle polizze 2022, che – spiega – “serviranno a scongiurare il rischio di vedere bloccati i pagamenti a causa del maggior fabbisogno finanziario emerso alla chiusura della campagna assicurativa 2022”.
“Il sistema della gestione del rischio è un tema da sempre molto sentito dai produttori agricoli del nostro Paese, i quali sempre più spesso si trovano costretti a dover fronteggiare eventi climatici estremi, legati a doppio filo alle sempre più evidenti ripercussioni del cambiamento climatico”, osserva il presidente, ad avviso del quale “in questo senso, rafforzare gli strumenti assicurativi agricoli è una conditio sine qua non per assicurare un futuro al comparto e dare maggiori certezze ai produttori agricoli, che da tempo sollecitano una riduzione dei costi delle polizze e una maggiore tutela dagli eventi catastrofali”.
“Sollecitazioni che arrivano in particolare dal Mezzogiorno, dove il gap di protezione assicurativa è sensibilmente più elevato rispetto al resto del Paese; nonostante oltre la metà delle aziende agricole siano concentrate nel Meridione, infatti, oltre il 75% del valore assicurato si concentra nel Settentrione”, evidenzia Battista, auspicando che nel 2024 prosegua e si rafforzi il trend di crescita delle assicurazioni agricole nel Sud, sulla falsa riga dei positivi e incoraggianti segnali arrivati nel 2021 e nel 2022, biennio nel quale il mercato il mercato assicurativo del Mezzogiorno ha fatto registrare un incremento del 35% circa.