PIACENZA – Confagricoltura Piacenza rende noto che nel cosiddetto Milleproroghe 2024 è contenuta la deroga fino al 30 giugno 2024, dell’obbligo di assicurare tutti i trattori, compresi quelli che non circolano su strada. L’obbligo, previsto dal 23 dicembre 2023, viene di fatto sospeso e prorogato.
L’Associazione annota che, assecondando le attese, il Milleproroghe procrastina anche la revisione delle macchine agricole. Confagricoltura Piacenza non manca di sottolineare che sarebbe opportuno un approccio più concreto e un sostanziale alleggerimento degli adempimenti normativi di cui molti finiscono per gravare come pesanti balzelli sulle aziende, fini a sé stessi e senza alcun beneficio né sotto il profilo della sicurezza né sotto il profilo della tutela.
L’obbligo di assicurare i trattori è un effetto del Decreto Legislativo n. 184 del 22 novembre 2023, che recepisce la Direttiva dell’Unione Europea 2021/2118 e modifica il Decreto Legislativo n.209 del 7 settembre 2005.
Con il recepimento della Direttiva europea, si passa a un approccio normativo che dovrebbe tutelare maggiormente il soggetto terzo coinvolto in un possibile incidente, ma non è chiaro se il nuovo obbligo, oltre al pagamento, estende la copertura assicurativa anche in caso di incidente su area privata, altrimenti – rileva Confagricoltura Piacenza – l’onere non si giustifica. Per questo motivo la nuova definizione di veicolo si rifà alla natura costruttiva dello stesso: se il veicolo è nato come mezzo di trasporto deve essere assicurato. Tra i veicoli rientrano così anche tutti i mezzi con caratteristiche atipiche, tra cui le macchine agricole d’epoca e di interesse storico o collezionistico.
In aggiunta, la legge estende l’obbligo di stipulare un’assicurazione anche per qualsiasi rimorchio, indipendentemente dal fatto che sia collegato o meno a un veicolo. In precedenza era la polizza rca del trattore a farsi carico dei danni in caso di incidente in movimento. Ora l’assicurazione dei rimorchi coinvolti in sinistri, di cui sono direttamente responsabili, deve poter farsi carico anche di queste spese.
La questione sostanziale resta in ogni modo l’obbligo assicurativo per tutti i mezzi, anche quelli non circolanti su strada di cui l’approvazione del Decreto n 215/2023 noto come Milleproroghe 2024 avvenuta con voto di fiducia il 19 febbraio alla Camera e il 21 febbraio al Senato, all’articolo 8 proroga l’entrata in vigore al 30 giugno 2024.
Lo stesso decreto all’ articolo 13, comma 3 proroga la revisione macchine agricole. La norma fissa i nuovi termini previsti per la revisione generale periodica delle macchine agricole, apportando modifiche all’articolo 11, comma 5-ter, del decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 228, come convertito con modificazioni dalla legge di conversione 25 febbraio 2022, n. 15. In particolare, proroga il termine previsto per i mezzi immatricolati entro il 31 dicembre 1996 fino al 31 dicembre 2024, mentre quello per i mezzi immatricolati tra il 1° gennaio 1997 ed il 31 dicembre 2019 viene spostato al 31 dicembre 2025. Si segnala che nel corso dell’esame alla Camera, la scadenza per la revisione dei veicoli immatricolati entro il 31 dicembre 1983 è stata prevista al 31 dicembre 2024 (per tali veicoli inizialmente il decreto legge 215/2023 non aveva previsto alcuna proroga).
La proroga dei termini per la revisione delle macchine agricole si rende necessaria in considerazione del fatto che si è ancora in attesa dell’emanazione del Decreto Ministeriale, di concerto tra Ministero delle infrastrutture e trasporti e il MASAF, che dovrà definire le modalità di esecuzione della revisione, ossia gli elementi su cui verte il controllo che verrà effettuato in sede di revisione, le tariffe dovute nonché le officine autorizzate all’effettuazione della revisione.