Confronto con gli assessori delle altre Regioni e coinvolgimento del Governo nazionale sugli aspetti cruciali in tema di Pesca, questi gli step concordati nell’incontro con tutto il comparto pesca: le delegazioni di tutte le marinerie pugliesi, i rappresentanti delle organizzazioni armatoriali e delle organizzazioni sindacali di categoria. Ne dà notizia l’Assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno che ha confermato l’impegno a portare alla discussione della Commissione Politiche Agricole nazionale le indicazioni, le proposte legislative e le iniziative che emergeranno ora dal lavoro del Gruppo di lavoro tecnico pugliese. Si tratta di un organismo tecnico istituito con delibera di giunta regionale, con l’obiettivo di aprire al contributo attivo dei soggetti coinvolti nel settore e di costruire proposte, anche di natura legislativa, in grado di dare risposte alle difficoltà che affliggono il settore della pesca.
Alta partecipazione – “Un’assemblea fortemente partecipata – commenta l’assessore Stefàno – che mantiene fede ad un primo impegno assunto con le marinerie e che ha registrato un cambiamento a mio avviso epocale: il passaggio da parte delle marinerie pugliesi dalla contestazione fine a se stessa alla proposta fattiva di atti concreti con cui provare a risolvere i problemi. Lo ritengo già un importante risultato che testimonia la maturità di approccio dei nostri operatori. La griglia di priorità elaborata ora verrà consegnata al Gruppo di Lavoro tecnico, per provare ad individuare possibili azioni che sarà mia cura portare all’attenzione della Conferenza Stato-Regioni e al Coordinamento degli assessori alle risorse agroalimentari delle Regioni interessate dalle stesse problematiche”. L’incontro ha evidenziato con testimonianze dirette la situazione di crisi, che nei mesi scorsi ha registrato nelle varie marinerie anche forti tensioni sociali, aggravata dalla normativa comunitaria in materia di regolamentazione della cattura di pesca, dal caro gasolio, da dinamiche di mercato poco trasparenti, dal problema del credito, dalla assenza di disciplina per le attività di pesca sportiva.
Ripopolamento mare – “A tali elementi – prosegue l’assessore – si aggiungono le mancate certezze in ordine al finanziamento della CIGS in deroga ed al protrarsi di un quadro in cui la pesca continua a ricevere poche attenzioni da parte del governo nazionale. Altro aspetto importante emerso è la forte consapevolezza riguardo alle tematiche ambientali ed alla esigenza del ripopolamento del mare, da perseguire però attraverso una diversa regolamentazione capace di puntare anche a percorsi di autoregolamentazione che possono trovare soluzioni nei piani di Gestione”. Le linee di intervento elaborate di concerto con le marinerie riguardano la individuazione di proposte di modifiche ai regolamenti UE già in vigore che ne attutiscano gli effetti garantendo un accompagnamento graduale; l’incentivazione al ricorso ai Piani di Gestione anche attraverso la individuazione di risorse autonome disponibili della Regione Puglia; la disponibilità ad una eventuale rimodulazione del FEP (Fondo europeo della Pesca); un intervento sul Governo nazionale per i decreti attuativi delle misure di riduzione sforzo di pesca, sia per modifiche restrittive sulla pesca turismo e o da diporto, che per il rifinanziamento della CIGS; la riforma degli ammortizzatori sociali con l’estensione della cassa integrazione ordinaria anche al settore pesca secondo le proposte avanzate dalle OO.SS. di categoria.