SANREMO (IM) – Fiori tradizionali della Liguria di Ponente: un tesoro di bellezza, colori e profumi da riscoprire e tutelare, iscrivendoli magari all’Anagrafe Nazionale dell’agrobiodiversità, anche in un’ottica di miglioramento genetico, per ottenere specie più resilienti ai cambiamenti climatici.
Questi gli obiettivi principali dei 7 progetti di durata biennale, finanziati dal PSR della regione Liguria e coordinati dal CREA Orticoltura e Florovivaismo in collaborazione con l’IRF (Istituto Regionale per la Floricoltura), Coldiretti, CERSAA (Centro di sperimentazione agricola, Camera di Commercio di Savona), Confagricoltura e Florcoop, e di cui si parlerà oggi dalle 14.30 a Villa Ormond, Sanremo, nell’incontro “Agrobiodiversità floricola del Ponente Ligure”.
L’evento, organizzato dal CREA Orticoltura e Florovivaismo e dal Distretto Floricolo del Ponente Ligure, con il patrocinio del MASAF, presenta le attività sviluppate nell’ambito di 7 progetti che hanno lo scopo di individuare, geolocalizzare e caratterizzare morfologicamente e geneticamente le specie floricole tradizionali della zona e che costituiscono un serbatoio di caratteri genetici utili a contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici. La caratterizzazione è anche propedeutica alla richiesta di iscrizione all’Anagrafe Nazionale dell’agrobiodiversità.
Il contesto di partenza Il PSR intende salvaguardare e valorizzazione le produzioni agricole, tipiche e di qualità, con particolare riferimento alle produzioni certificate (DOP, DOC, IGP, biologico) e ai cosiddetti “Prodotti Agroalimentari Tradizionali” (PAT), “ottenuti con metodi di lavorazione, conservazione e coltivazione consolidati nel tempo, secondo regole tradizionali”. Questi progetti puntano a colmare l’assenza nei PAT regionali di prodotti floricoli, al centro, invece, di un’attività economica di rilievo e in grande crescita.
Le azioni condotte consistono, soprattutto, nella raccolta di materiale sul territorio, nello studio delle tradizioni colturali, nella caratterizzazione morfologica e genetica, nella definizione dei protocolli di propagazione e colturali e nella conservazione in situ ed ex situ.
Le specie prese in esame sono Garofano, Mimosa, Ginestra, Viburno palla di neve, Margherita da taglio, Lavanda, Tulipa clusiana, Anemone pavonina e coronaria, Agrumi tipici, limone di Sanremo, Rose da essenza, Calla.
Il ruolo del CREA Il CREA Orticoltura e Florovivaismo è capofila di due dei 7 progetti e partecipa come partner agli altri con attività legate alla propagazione e alla conservazione in situ ed ex situ di colture in vitro, risanamento, marcatori molecolari e definizione di caratteri genetici.
Prospettive future I progetti si propongono di valorizzare altre specie storiche, realizzando giardini ad esse dedicate in parchi o siti fruibili dal pubblico, elaborando schede per produttori e consumatori e creando “Histoire de Fleurs” una rete transnazionale con la vicina Francia, che condivide con il Ponente ligure clima, prodotti e tradizioni.