ROMA – I dati della CLAL fotografano un fenomeno impressionante che abbiamo denunciato per anni: crollano gli allevamenti e si concentrano i suini. A fronte di un calo dell’8,3% del numero totale degli allevamenti, i suini diminuiscono solo del 2,25%. Particolarmente impressionanti i dati del Nordest (-16,54% il Veneto e -18,55% il Friuli Venezia Giulia), così come Calabria (-52,88%), Valle d’Aosta (-27,66%) e Puglia (-17,80%).
“I motivi sono molti, oltre a quelli tradizionali vogliamo concentrarci su due estremamente importanti per noi: una burocrazia asfissiante, che scoraggia il piccolo allevamento e incentiva i grandi numeri, oltre a dei disciplinari dei Consorzi sempre più restrittivi, e l’arrivo della Peste Suina Africana, che sta portando alla chiusura sempre più realtà prima che l’area di precauzione si estenda. Ci aspettiamo, infatti, che i numeri crescano soprattutto in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna. Colpo di grazia sarà la chiusura dell’export. Ci aspettano anni molto duri, speriamo le istituzioni non verranno meno ai propri doveri.”
Lo scrive in una nota l’associazione di categoria Assosuini.