In Basilicata Copagri dice no al balzello per i contoterzisti: previsto un aumento per le autorizzazione a circolare su strada

MATERA – “Nella delicata e complessa congiuntura economica attuale, nella quale i produttori agricoli si trovano a dover fare i conti con i rincari dei costi produttivi e con gli effetti dell’andamento climatico avverso, che nell’annata agraria in corso ha inciso sensibilmente sulla produzione di cereali, per i quali si stimano cali nell’ordine del 60%, e di foraggio da granella, con riduzioni che superano il 40% su base annua, appare del tutto paradossale intervenire sulla redditività delle aziende imponendo nuovi e ingiustificati balzelli”.

Lo sottolinea il presidente della Copagri Basilicata Nicola Minichino, in una lettera inviata al presidente della provincia di Matera Piero Marrese a proposito dei contenuti di una deliberazione consiliare che dispone un aumento dei costi per la circolazione dei veicoli eccezionali.

“La deliberazione 21/2023 prevede un incremento del 100% dei costi necessari a ottenere le autorizzazioni per la circolazione su strade dei veicoli eccezionali”, spiega Minichino, facendo notare che “questo per i produttori agricoli si traduce in un sensibile aumento, quantificabile in circa 180€, per ogni richiesta necessaria a far circolare le mietitrebbiatrici su strada”.

“Tutto ciò in un’annata già complicata, caratterizzata dalle notevoli difficoltà poc’anzi richiamate e da una ingente diminuzione della produzione, che ha conseguentemente ridotto le giornate di lavoro per le mietitrebbiatrici”, aggiunge il presidente, rimarcando che “tali mezzi, inoltre, anche in annate favorevoli operano per pochissimi mesi l’anno e non necessitano di sopralluoghi o altre particolari attività da parte della pubblica amministrazione propedeutiche alla concessione delle autorizzazioni a circolare”.

“In ragione di ciò, facciamo appello alla sensibilità del presidente Marrese e di tutti i consiglieri che ben conoscono la realtà del tessuto produttivo agricolo materano, affinché si intervenga urgentemente per rivedere i contenuti della deliberazione 21/2023, accordando una proroga o, meglio ancora, escludendo dall’applicazione della stessa tutti gli aspetti relativi al comparto agricolo”, conclude Minichino.

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