ROMA – Esiste agricoltura senza scienza, senza ricerca e senza innovazione? La risposta è no, non esiste.
Quello che mangiamo, anche quello che oggi consideriamo tipico, tradizionale, è frutto, praticamente nella totalità dei casi, di ricerca e del lavoro della scienza. Sia che parliamo di varietà di grano, di vitigni, di carni, di pomodori, e di qualunque cosa arrivi sulle nostre tavole.
Pensiamo al pomodoro Pachino, oggi un simbolo del Made in Italy, un prodotto identitario di un territorio come quella parte di Sicilia: nasce in laboratorio in Israele a fine anni ’80. Anche un grano “antico” come il Senatore Cappelli nasce dagli incroci fatti dal genetista Nazareno Strampelli ad inizio Novecento. Ed il vino che beviamo oggi è frutto di miglioramenti genetici dei cloni, ed il cosiddetto “vino del contadino” o “come lo facevano i nostri nonni”, che suona tanto bucolica, oggi non lo berremmo. E così per altri infiniti esempi. Come ha detto la scienziata e senatrice a vita Elena Cattaneo, in una nostra recente intervista (link), “la tradizione di oggi non è che l’innovazione di ieri”. Oppure come ha spiegato molto bene l’enologo Riccardo Cotarella (rispondendo ai servizi di Report) “ll vino naturale non esiste. Servono scienza ed esperienza, altrimenti facciamo disastri” (link).
E così, che si tratti di slogan da campagna elettorale (come ha fatto la Lega di Salvini: vedi immagine) o meno, associare l’idea di un mandarino prodotto in laboratorio in contrapposizione ad un trattore che lavora nei campi, non ci appare veritiera. Non è una questione di Italia vs Europa, molto probabilmente quell’agricoltore in sella al suo trattore non raccoglierebbe alcun frutto senza il lavoro di quel giovane ricercatore in laboratorio. In Europa come in Italia.
Senza dimenticare, a margine, che il 33% del budget dell’Unione europea è ancora oggi destinato all’agricoltura, e che all’Italia vanno 37 miliardi di euro.
Nei giorni scorsi un nostro speciale sull’agricoltura contenuta nei programmi elettorali: Europee agricoltura. Dalla difesa del made in Italy al reddito passando per la sostenibilità. Ecco le proposte dei partiti italiani per le elezioni di giugno.