A Cantina di Venosa il Premio Industria Felix – L’Italia che compete

NAPOLI – Un nuovo Premio per Cantina di Venosa: Industria Felix – L’Italia che compete, assegnato a Napoli, all’Auditorium di Città della Scienza, alla presenza del governatore della Campania, Vincenzo De Luca.

L’Alta Onorificenza di Bilancio è stata assegnata con la seguente motivazione: “Miglior impresa del settore vitivinicoltura per performance gestionale e affidabilità finanziaria Cerved, con sede legale nella regione Basilicata”.

Il progetto è organizzato dal Centro Studi Industria Felix s.r.l., società editrice del periodico di economia e finanza “Industria Felix Magazine – L’Italia che compete”, supplemento de Il Sole 24 Ore, che organizza eventi di networking Industria Felix, durante i quali sono illustrate le inchieste giornalistiche fatte ogni anno sull’analisi dei bilanci di circa 700.000 società di capitali con sede legale in Italia.

Cantina di Venosa, cui sono stati riconosciuti positivamente i risultati di bilancio conseguiti nell’anno fiscale 2022, è stata selezionata dal Comitato Scientifico che è coordinato a livello nazionale dal professor Cesare Pozzi, docente di Economia industriale dell’Università Luiss Guido Carli. La cooperativa vitivinicola lucana (350 soci, 800 ettari) è stata scelta partendo da un algoritmo vincolante, sviluppato dall’inchiesta giornalistica che ha selezionato complessivamente circa 700mila società di capitali con sede legale in Italia e ha individuato solo imprese che nelle rispettive categorie hanno registrato tra i migliori Mol (margine operativo lordo), con un utile, un Roe positivo (return on equity), un rapporto oneri finanziari/mol inferiore al 50%, un delta addetti pari o crescente rispetto all’anno precedente e un Cerved Group Score di solvibilità o sicurezza finanziaria (parametri vincolanti); valutazione sintetica del merito creditizio delle imprese italiane realizzata da Cerved e ottenuto attraverso modelli statistici che consentono di stimare per ogni impresa le probabilità d’insolvenza. Sono stati valutati, inoltre, altri parametri del conto economico però non vincolanti, come la sostenibilità ESG.

La tutela dell’ambiente, il rispetto delle persone, la sostenibilità sociale ed economica sono infatti valori che ispirano da tempo l’attività di Cantina di Venosa, oggi scritti nero su bianco e tradotti in azioni concrete. La cantina cooperativa lucana ha sottoscritto da tempo tre documenti fondamentali per la vita aziendale e la sua idea di fare impresa: il Bilancio di Sostenibilità, il Codice Etico, la Politica di Sostenibilità e di Sicurezza Alimentare. Tutto questo anche per mantenere e migliorare la qualità dei vini, nel rispetto dei disciplinari di produzione delle Doc e Docg Aglianico del Vulture e della Igp Basilicata.

“Grazie all’organizzazione del Premio Industria Felix per questo importante riconoscimento – ha dichiarato il presidente di Cantina di Venosa Francesco Perillo -. Siamo l’unica cooperativa vitivinicola della Basilicata e una tra le più importanti del sud Italia, un’azienda del vino dinamica, attenta alle innovazioni, radicata nel territorio e nella tradizione, ma allo stesso tempo moderna e piena di giovani soci. Durante la pandemia non siamo stati fermi, abbiamo anzi attivato tante iniziative del progetto di filiera – continua Perillo – Iniziative e misure per ammodernare e rendere più efficiente il lavoro in vigna, per aumentare la sicurezza sul lavoro, migliorare la logistica e presto per sviluppare l’accoglienza. È già operativo un nuovo magazzino automatizzato che velocizza notevolmente le spedizioni e la movimentazione delle bottiglie. Entro l’anno concluderemo la prima parte del progetto di riorganizzazione degli spazi esterni alla cantina con soluzioni d’architettura moderna. Inoltre, entro il 2025 realizzeremo nuove strutture per l’accoglienza enoturistica, tra cui una sala convegni e terrazze di degustazione”.

I numeri di Cantina di Venosa

Fondata nel 1957 da 27 soci, Cantina di Venosa è oggi una cooperativa di 350 viticoltori (oltre il 50% giovani) e 800 ettari di vigne, con una resa di 50mila quintali d’uva (90% aglianico) e 35mila ettolitri di vino. Complessivamente produce 2 milioni di bottiglie – su un potenziale di 5 milioni – più un 60% di vino sfuso. Ben 21 le etichette, in maggioranza di Aglianico del Vulture sia Doc che Docg, ma presto qualche novità.

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