SAN MICHELE ALL’ADIGE (TN) – La Fondazione Mach promuove, tra le tante attività, anche il comparto apistico e le produzioni vegetali, attraverso azioni a favore della sostenibilità economica dell’apicoltura trentina e nazionale, valorizzando l’azione dell’ape da miele e degli apoidei antofili naturali.
Particolare attenzione è dedicata alla salvaguardia della biodiversità, anche attraverso lo studio dei fattori antropici perturbanti la sopravvivenza degli imenotteri impollinatori e sostenendo la loro azione negli ecosistemi naturali.
Indaga e approfondisce, anche in relazione ai cambiamenti climatici, il ruolo degli agrofarmaci e degli inquinanti ambientali nel manifestare effetti collaterali significativi sulle api da miele e sugli apoidei selvatici e le conseguenze potenziali sul patrimonio apistico e sulla salvaguardia della biodiversità.
La sperimentazione in campo apistico ha inoltre come obiettivo di valutare e validare per le locali condizioni ambientali particolari tecniche apistiche quali il controllo della varroa, l’alimentazione delle api, la produzione di polline e propoli e la selezione e moltiplicazione dell’ape da miele
Conduce monitoraggi ambientali di aree agricole e protette, come parchi provinciali e nazionali. Tra queste anche sul vigneto. L’intervista al responsabile del dipartimento, Paolo Fontana