ROMA – “La Cina, con una mossa di discutibile razionalità, decide di mettere dazi sull’importazione di carne suina europea. Un settore relativamente piccolo per loro, 2,5 miliardi l’anno, ma in estrema difficoltà per la Peste Suina Africana.
Non è una mossa casuale: invece di colpire i grandi motori a combustione interna, quindi la Germania, si preferisce prendersela con Spagna e Italia. Ufficialmente, è stata aperta una indagine per verificare se vi sia dumping commerciale da parte nostra.
Ma è pura follia: altro che aiuti di Stato, noi soffriamo di norme sempre più stringenti, si veda la Direttiva Europea Emissioni Industriali che ci parifica, sul piano ambientale, alle acciaierie. E quando abbiamo chiesto una fiscalità di vantaggio, il Governo Italiano ci ha risposto picche. Dove sono le misure economiche pubbliche che ci metterebbero in condizione di fare prezzi più bassi di quelli cinesi? Questa mossa è legalmente infondata, commercialmente scorretta e politicamente motivata.
Tutte cose che l’Europa stavolta può e deve affrontare. Unita, se possibile.”