ROMA – L’Unione Coltivatori Italiani (UCI) accoglie con favore l’avvio di “Granaio Italia”, il nuovo sistema di monitoraggio delle produzioni cerealicole del MASAF e contestualmente sottolinea l’importanza delle iniziative regionali per il miglioramento del rendimento delle aziende agricole.
Il Presidente dell’UCI, Mario Serpillo esprime il suo parere sui recenti provvedimenti che riguardano il settore cerealicolo italiano.
“Siamo ottimisti riguardo l’avvio di “Granaio Italia”, un progetto che finalmente vede la luce grazie alla risoluzione delle criticità legislative tramite l’emendamento della senatrice Maria Nocco”, afferma il Presidente Serpillo. “Questo sistema di monitoraggio rappresenta un passo fondamentale per garantire trasparenza e tracciabilità nel nostro settore. Le aziende agricole, le cooperative e le imprese commerciali dovranno da ora comunicare obbligatoriamente i volumi delle operazioni effettuate, un cambiamento che porterà benefici a tutta la filiera cerealicola”.
L’UCI riconosce anche l’importanza dei recenti bandi pubblicati dalla Regione Campania per migliorare il rendimento delle aziende agricole. “L’iniziativa della Regione Campania, che ha stanziato 70 milioni di euro per la Misura SRD01 e ulteriori 8 milioni per altri interventi, è un segnale concreto di supporto alle nostre imprese agricole”, continua Serpillo. “Questi fondi aiuteranno le aziende a modernizzarsi, migliorare la loro produttività e ridurre l’impatto ambientale, contribuendo alla competitività del settore”.
Nonostante queste iniziative positive, le previsioni per la produzione di grano duro nel 2024 non sono ottimistiche. Secondo il CREA, la produzione nazionale dovrebbe attestarsi intorno ai 3,5 milioni di tonnellate, con un decremento del 10-15% rispetto alla media di lungo periodo. “Le condizioni climatiche sfavorevoli e le tensioni internazionali hanno colpito duramente le regioni meridionali, in particolare la Sicilia, la Puglia e la Basilicata”, spiega il Presidente dell’Unione Coltivatori Italiani, Mario Serpillo. “Tuttavia, in altre regioni le condizioni sono migliori e speriamo che il clima favorevole continui a sostenere la produzione”.
A livello internazionale, le previsioni sono più incoraggianti, con un aumento della produzione di grano duro del 10% grazie ai maggiori raccolti in Canada, Stati Uniti, Russia e Turchia. “Questi incrementi globali contribuiranno a stabilizzare i mercati, anche se i prezzi resteranno elevati rispetto alla media storica”, osserva il Presidente Serpillo.
“Il nostro impegno è costante nel sostenere i cerealicoltori italiani. La collaborazione tra istituzioni, regioni e associazioni di categoria è fondamentale per gestire le sfide e garantire un futuro sostenibile e competitivo per il settore cerealicolo”, conclude Serpillo. “Continueremo a lavorare insieme per adottare misure che tutelino la produzione del grano italiano e garantiscano un giusto prezzo agli operatori del settore”.
L’Unione Coltivatori Italiani si impegna per sollecitare e promuovere le riforme e le iniziative necessarie per il benessere del comparto cerealicolo, un settore agricolo d’ importanza vitale e strategica.