DL Agricoltura approvato, Andrea Rocchi (CREA): Nuovo slancio per la ricerca

ROMA – “Il DL Agricoltura, appena approvato, conferisce un nuovo protagonismo al sistema agroalimentare italiano, sostenendo i comparti in difficoltà a causa di fattori estranei, come i conflitti e il quadro geopolitico internazionale, le zoonosi e le fitopatie e, non ultimo, la siccità. Sono previsti incentivi alle imprese e interventi sulla regolazione delle filiere produttive, a tutela del produttore, del consumatore e dei lavoratori”.

Così il presidente CREA, Andrea Rocchi, commenta l’approvazione definitiva, ieri sera alla Camera, del cosiddetto DL Agricoltura, e continua:

“Da presidente del principale ente di ricerca italiano sull’agroalimentare, che ha coordinato il più importante progetto di ricerca pubblica sulle TEA, non posso che accogliere positivamente il provvedimento dedicato alle Tecniche di evoluzione assistita:  sia per la proroga al 31 dicembre 2025 relativa alla sperimentazione in campo, sia per l’ampliamento delle tipologie di piante modificabili, che si estende da quelle resistenti alla siccità e a certi di tipi di patologie a quelle con migliorate proprietà in termini di “qualità” nutraceutiche (antiossidanti, polifenoli, etc.). Una norma che restituisce slancio alla ricerca per una agricoltura sempre più sostenibile, produttiva ed innovativa, in grado di rispondere in maniera adeguata a scarsità idrica e a stress ambientali e biotici di particolare intensità”.

Conclude il presidente Rocchi: “Si tratta, dunque, di un provvedimento ampio ed articolato,  che dimostra la ferma volontà del Ministro Francesco Lollobrigida, del Masaf e dell’intero Governo di rilanciare ed innovare un settore strategico per il Paese, che vale il 15% dell’intera economia, con un fatturato di 549 miliardi di euro, e occupa oltre 900.000 persone.

CREA Ricerca, dal canto suo, intende contribuire per la propria parte,  fornendo quel supporto tecnico-scientifico e di conoscenza, indispensabile allo sviluppo delle imprese e dell’intero Sistema Italia”.

IL DL AGRICOLTURA

Le misure specifiche, comprese nel DL Agricoltura, con una dotazione di 500 milioni di Euro, infatti, sono dirette a fronteggiare la crisi economica, causata dalla guerra in Ucraina, delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, a cui è data la possibilità di sospendere il pagamento della parte capitale della rata dei mutui o dei finanziamenti; la concessione di crediti di imposta per investimenti in beni strumentali nella ZES unica; il rafforzamento del settore cerealicolo e della pesca. Ristori specifici interessano i comparti che hanno subito danni per fitopatie come l’olivicolo, l’agrumicolo e il vitivinicolo, o per zoonosi. Trovano spazio anche i necessari ristori per le aziende agricole siciliane colpite da siccità.

Per far fronte a questi fenomeni (patologie e siccità) e tutelare la competitività del nostro made in Italy, in un’ottica di lungo periodo e di sostegno all’innovazione, è prorogata  al 31 dicembre 2025 la sperimentazione in campo delle piante ottenute tramite Tea e viene allargata la tipologia delle piante modificabili, che passa ad includere – oltre a resistenza alla siccità e ad alcune patologie – anche migliorate caratteristiche qualitativo-nutrizionali.
Il DL volge la sua attenzione anche al tema del lavoro: viene incrementata l’attività di controllo in materia di prevenzione e di contrasto allo sfruttamento lavorativo ed al lavoro sommerso e irregolare e istituisce, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Sistema informativo per la lotta al caporalato nell’agricoltura.

Diversi dispositivi contenuti nel DL Agricoltura sono destinati al corretto funzionamento della filiera agroalimentare, spesso caratterizzata da asimmetrie lungo la catena del valore:  è rafforzato il contrasto alle pratiche sleali, attraverso misure a sostegno della trasparenza dei mercati e interventi finalizzati al consolidamento del sistema sanzionatorio.

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