Dai laboratori di ricerca ai campi: giovani ricercatori creano nuove risorse energetiche per l’agricoltura

ROMA – Il Presidente dell’UCI, Mario Serpillo, nel registrare i segnali di futuro e di speranza che provengono dai giovani innovatori e dal mondo della ricerca, auspica che il nuovo Parlamento europeo mantenga alta l’attenzione e l’impegno verso la sostenibilità ambientale e la transizione ecologica.

“Pur tutelando e coinvolgendo il mondo dell’imprenditoria agroalimentare è fondamentale correggere il passo per diminuire l’impatto ambientale delle nostre produzioni” – afferma il Presidente Mario Serpillo – “Di questo dobbiamo essere tutti profondamente consapevoli mostrando un reale spirito di collaborazione. Arroccarsi su posizioni conservative, in difesa di interessi settoriali non produrrà nessun cambiamento in tempo utile per scongiurare o almeno contenere una vera implosione ambientale, economica ed alimentare.”

“Oramai le tragiche conseguenze dei fenomeni climatici estremi sono costantemente sotto gli occhi di tutti e l’unica possibilità che abbiamo di fronteggiarli è di intercettare e sviluppare le opportunità di cambiamento che ci vengono offerte soprattutto dal mondo della ricerca e dell’innovazione, dunque da tutti coloro, soprattutto i giovani, che stanno rivoluzionando il settore agricolo attraverso la tecnologia. Sostenere i giovani che introducono nuove tecnologie in agricoltura è fondamentale per il futuro del nostro settore. L’innovazione è l’unica chiave che abbiamo per raggiungere una maggiore sostenibilità ed un’efficienza che possano assicurare la vivibilità del nostro pianeta e al contempo il fabbisogno alimentare per la popolazione mondiale”.

Un esempio di questa innovazione arriva da Bactery, una promettente startup britannica, spin-off dell’Università di Bath, in Gran Bretagna.  La società, fondata da giovani ricercatori, tra cui la Prof.ssa Mirella Di Lorenzo, laureata alla Federico II di Napoli, ha sviluppato una batteria alimentata da batteri che promette di trasformare il settore agricolo grazie a una fonte di energia pulita e sostenibile, sfruttando i processi naturali nei microrganismi presenti nel terreno.

La tecnologia di Bactery potrebbe rappresentare una svolta importante per l’agricoltura. L’idea di utilizzare l’energia prodotta dai batteri nel suolo per alimentare sensori e dispositivi IoT offre una soluzione sostenibile e continua, in grado di migliorare la produttività agricola e ridurre i costi operativi.

Le batterie di Bactery sfruttano l’attività metabolica di microrganismi specifici per generare elettricità. Questa tecnologia, oltre a garantire una durata di oltre 25 anni e un costo contenuto di circa 30 euro per unità, non richiede manutenzione. L’obiettivo è sfruttare questa tecnologia esclusiva per accelerare il passaggio verso la digitalizzazione delle aziende agricole, migliorando la produttività e riducendo i costi operativi.

Gli agricoltori stanno sempre più apprezzando l’importanza dei dati per prendere decisioni informate verso pratiche agricole efficienti. L’innovazione offerta da questa giovane start up consente la generazione di tali dati trovando un modo sostenibile per alimentare i sensori e rendendoli sempre attivi, economici e a bassa manutenzione.

“Le batterie alimentate dai batteri possono rappresentare un’opportunità straordinaria – sottolinea il Presidente Mario Serpillo – per la rivoluzione digitale nel settore agricolo. La questione cruciale, tuttavia, non è soltanto quella di sostenere seriamente la ricerca, ma fare in modo che soluzioni tecnologiche concrete ed innovative, come Bactery e come molte altre sviluppate nel nostro Paese, nel nostro continente, o da altri team internazionali, dopo le necessarie verifiche e valutazioni, escano rapidamente dai laboratori per raggiungere i campi o le industrie. La ricerca non deve essere concepita per restare sulle pagine patinate delle riviste scientifiche ma per stare con le mani ed i piedi per terra! L’UCI crede fermamente che l’adozione di tecnologie innovative sia fondamentale per realizzare un’agricoltura di precisione sostenibile e per la sicurezza alimentare.”

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