CESENA – È giunto anche quest’anno il momento per fare il punto della situazione della patata in Apofruit. Questa coltura, ormai stabilmente sul podio delle produzioni più rappresentative della cooperativa in termini di volumi, continua nella sua fase di crescita.
A fare il punto della situazione è Massimiliano Laghi, direttore tecnico e qualità Apofruit. “Il nostro obiettivo di aumentare del 10% le semine 2024 vs 2023, è stato raggiunto. Nonostante le note problematiche fitosanitarie e le difficoltà nel reperimento dei tuberi-seme, abbiamo consolidato le superfici nel territorio bolognese e romagnolo e continuato la crescita in Veneto, Friuli-Venezia Giulia e nel ferrarese. La crescita è stata trainata ancora una volta dalle produzioni “speciali” come la DOP di Bologna, la patata al Selenio e il biologico. Assolutamente di rilievo anche il consolidamento della produzione precoce, sia in Sicilia che in Puglia, dove è iniziata una collaborazione con aziende del territorio che confidiamo possa svilupparsi nei prossimi anni”.
Si rafforza ancora di più il sodalizio storico con la cooperativa Colt.Or del Fucino, che ha consentito l’impianto di oltre 70 ettari, anche BIO, in questo importante areale produttivo, nonché l’espansione delle superfici nella zona di Fiumicino. Il conseguimento, nel corso del 2023, della certificazione IGP del Fucino ha consentito di distinguere la proposta commerciale.
“La differenziazione dell’offerta e la diversificazione territoriale continuano a essere i fattori chiave per un prodotto di successo come la patata” precisa il direttore generale Apofruit Ernesto Fornari. “In particolare, la presenza in diverse aree produttive consente di fronteggiare il cambiamento climatico e mitigarne gli impatti. Se la campagna precedente era stata caratterizzata da rese produttive condizionate dal clima e dall’alluvione di maggio, la raccolta 2024 sembra garantire rese medie in linea con le aspettative, a parte il territorio siciliano dove la carenza di piogge ha sicuramente avuto un impatto importante. Ancora, l’assistenza tecnica capillare fornita dai nostri tecnici sui diversi territori si conferma come fattore di differenziazione, in grado di fornire ai produttori assistenza a 360 gradi dall’approvvigionamento dei tuberi-seme fino alla difesa e all’innovazione varietale e agronomica”.
Martino Benzoni, presidente della OP Apofruit sezione patate, aggiunge: “I contributi degli interventi di settore sono delle risorse molto importanti per accompagnare lo sviluppo della filiera delle patate. Tali benefici sono disponibili per tutti i soci della OP; pertanto, invitiamo i produttori non associati a rivolgersi ai tecnici o agli uffici della cooperativa per chiedere informazioni. Tra gli investimenti inseriti da Apofruit nel programma operativo del settore patate, hanno una rilevanza strategica i contributi al progetto di ricerca sugli elateridi coordinato da Rinova, che riteniamo porterà a risultati concreti nella lotta a questa avversità”.
La campagna di commercializzazione 2023-2024 si è conclusa con una liquidazione ai produttori a livelli di prezzo di assoluto rilievo e di estrema soddisfazione. Il lavoro dei produttori e gli investimenti della cooperativa si sono concretizzati in un prezzo medio al produttore, per la categoria prima, 0,60 euro/Kg per la DOP e di 0,53 euro/Kg per le altre patate, con un aumento rispetto all’anno precedente vicino al 30%. “Da questo punto di vista – commenta il direttore commerciale Mirco Zanelli – siamo in crescita per il quarto anno consecutivo: ciò sta aiutando a mantenere un clima di fiducia e di aspettative positive anche per la campagna in corso. Anche il mercato delle cipolle, prodotto coltivato dai nostri produttori nei medesimi areali, ha garantito ritorni di assoluto rilievo se paragonati al 2023 ma soprattutto alle annate precedenti. L’attenzione alla qualità e la differenziazione di prodotto hanno portato a prezzi di liquidazione pari a 0,47 €/kg per cipolle gialle e di 0,52 €/kg per le rosse e le bianche”.
Si associa alla patata, in un clima di rinnovata fiducia, anche lo sviluppo della cipolla, spesso complementare a questa coltura nelle aziende associate e in grado di dare risultati positivi per i produttori, con una liquidazione che per la campagna 2022/23 ha registrato livelli soddisfacenti per tutte le tipologie di prodotto, segnando aumenti medi rispetto all’annata precedente del 8%.
Da sottolineare che per entrambe le specie sono stati valorizzati anche calibri meno nobili come il 25-40 e 40-45 sulle patate così come il 45-50 e 80+ nelle cipolle. Inoltre, nelle patate le partite Corpo Unico sono state valorizzate 54 cent. per la Primura e 47 cent. le altre varietà.
Infine, il presidente di Apofruit, Mirco Zanotti, conclude: “I nostri obiettivi di breve e medio periodo saranno un ulteriore sviluppo delle superfici, anche su nuovi territori, il rafforzamento di partnership e la differenziazione varietale. Ad esempio, puntiamo molto alla valorizzazione della patata IGP del Fucino, che già da questa campagna sarà disponibile nella gamma delle nostre proposte commerciali. La nostra offerta si completa poi con la IV gamma grazie alla partnership con Colt.Or. Questi prodotti, destinati al momento al canale Ho.Re.Ca, e magari un domani alla GDO, ci hanno consentito di valorizzare anche le materie prime di seconda qualità, in un’ottica di filiera. Per questo puntiamo a sviluppare la medesima linea anche sulle cipolle”.