SASSARI – L’allarme lanciato dalla Cia Nord Sardegna qualche settimana fa ha trovato celermente risposte. Nel territorio della Gallura erano sorti nuovi focolai di Lingua Blu (Blue Tongue) subito denunciati dai vertici della Cia Nord Sardegna all’Assessorato alla Sanità della Regione.
“Abbiamo fin da subito allertato le autorità competenti” – ha spiegato il presidente di Cia Nord Sardegna Michele Orecchioni. I vaccini per la Lingua blu di sierotipo 8, come annunciato dall’Istituto zooprofilattico saranno disponibili sia per ovini che per bovini, dei quali si sarebbe messa a rischio la conseguente movimentazione.
L’apertura dell’assessorato alla Sanità, in capo ad Armando Bartolazzi, per i
vaccini ai bovini è stato un importante passo. “È infatti un delicato periodo – ha spiegato Orecchioni – per la movimentazione dei bovini. Sono questi infatti i mesi in cui i capi bovini vengono movimentati e venduti. Sarebbe stato un ulteriore problema e un danno irrimediabile per i nostri associati Cia.
Grazie all’interessamento dell’assessorato all’Agricoltura Gianfranco Satta e del vice presidente del consiglio regionale Giuseppe Meloni si è finalmente superato un ostacolo che negli ultimi anni ha reso problematico movimentare i bovini all’insorgere dei focolai – spiega Orecchioni -. Ci auguriamo che questa soluzione possa diventare strutturale in modo tale da poter consentire una programmazione serena per gli allevatori dei bovini.
“Ora è necessario continuare a concentrare gli sforzi per contenere la malattia e soprattutto
prevedere i ristori e risarcimenti per il settore ovino – ha aggiunto il direttore Cia Nord Sardegna Francesco Uras – dalla mancata produzione al ripristino delle greggi decimate dal virus Un appello infine va agli allevatori – conclude Uras – affinché continuino ad utilizzare insetto repellenti e ovviamente continuare nella campagna vaccinale collaborando con la Asl per la messa in sicurezza del patrimonio ovino”.