Spagna, via a investimenti per impianti solari fotovoltaici ai terreni irrigati dei frutteti di Murcia

ROMA – Il Ministero dell’Agricoltura spagnolo inizia i lavori per fornire impianti solari fotovoltaici ai terreni irrigati dei frutteti di Murcia.

L’azione ha un budget di 272.340 euro e beneficia circa 800 irrigatori del Consiglio Centrale degli Utenti del Nord della Vega del Río Segura, a Cieza

La nuova infrastruttura consentirà agli irrigatori di non consumare più energia dalla rete elettrica, con la conseguente riduzione dei costi e delle emissioni inquinanti.

Il Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione, attraverso la Società Commerciale Statale delle Infrastrutture Agrarie (Seiasa), ha avviato i lavori di ammodernamento dell’irrigazione che permetteranno al Consiglio Centrale degli Utenti del Nord della Vega del Río Segura, nel frutteto murciano, dispongono di impianti solari fotovoltaici per alimentare il pompaggio dei loro sistemi di irrigazione.

Questa azione, che dispone di un budget di 272.340 euro, modernizzerà un’area irrigua di 4.500 ettari, appartenente a circa 800 irrigatori nel comune di Cieza. Si prevede che i lavori verranno ultimati in circa nove settimane.

In particolare, questi lavori di ammodernamento hanno come obiettivo principale il miglioramento dell’efficienza energetica dell’irrigazione, poiché consentiranno di smettere di consumare energia dalla rete elettrica e sostituirla con energia solare fotovoltaica, con la conseguente riduzione delle emissioni di anidride carbonica.

A tal fine è prevista la realizzazione di due impianti fotovoltaici di autoconsumo senza eccedenze nei pompaggi Cieza I e Cieza II, che consentiranno una maggiore indipendenza energetica dalla rete, una riduzione dei costi di esercizio e una maggiore redditività delle colture.

L’azione rientra nel Piano per l’efficienza e la sostenibilità nell’irrigazione del Recovery, Transformation and Resilience Plan Fase I ed è cofinanziato dai fondi Next Generation dell’Unione Europea. La sua natura pubblico-privata fa sì che il contributo pubblico sarà pari al massimo all’80% del costo delle spese ammissibili, mentre le comunità di irrigatori e utenti destinatari dell’azione contribuiranno per il restante 20%.

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