Misure agroambientali, la Regione Piemonte ha deciso per il prolungamento condizionato di 1 anno degli impegni pluriennali: il documento è stato deliberato ieri, mercoledì 7 novembre, nel corso della seduta pomeridiana di Giunta regionale.
Nel dettaglio – La proposta riguarda la misura 214, in particolare le domande aventi durata quinquennale ai sensi delle azioni 214.1 “Applicazione di tecniche di produzione integrata”, 214.2 “Applicazione di tecniche di produzione biologica” e 214.8 “Conservazione di razze locali minacciate di abbandono”.
Tale decisione, come nel 2012, ripropone dunque anche per il 2013 l’operazione di prolungamento della durata degli impegni, nel totale rispetto della normativa comunitaria che consente l’adeguamento degli impegni agroambientali o di benessere animale in corso di esecuzione. Il prolungamento è facoltativo, la Regione indirizza risorse residue del Psr a favore delle aziende agricole già aderenti alle azioni delle misure agroambientali. I titolari di imprese interessati saranno tenuti a presentare una dichiarazione per via telematica entro la fine dell’anno in corso: avviate le istruttorie, sarà stilata una graduatoria in base alla quale erogare i contributi fino ad esaurimento risorse.
Il commento dell’Assessore Regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto – “Abbiamo deciso di destinare tale opportunità alle aziende che in questi anni hanno aderito alle misure agroambientali, in questo modo, dotandole di un anno in più di tempo, si ottiene il duplice risultato di sostenere le imprese nel completamento delle azioni intraprese e si rafforza ulteriormente una già più che soddisfacente sostenibilità ambientale dell’attività agricola. L’aspetto interessante è il basso impatto burocratico della procedura, l’operazione è stata gestita in modo che tali aziende, avendo già aderito alle misure agroambientali negli scorsi anni, non dovranno più affrontare iter gravosi presentando documentazione e certificazioni, ma sarà l’ente a verificare i dati già in archivio. Tale nuovo provvedimento è lineare rispetto una politica rurale che in questi anni ha visto il Piemonte primeggiare in termini di misure agroambientali, con buone risposte da parte delle aziende ai bandi e ottimi risultati conseguiti”.