Attacco all’apiario del Masaf, pronti alla ricostruzione, ma segnale di cambiamento degli ecosistemi

ROMA – In Italia e in Europa si stanno diffondendo, già da diversi anni, molti predatori delle api mellifere e gli attacchi agli alveari, sia nelle zone rurali sia negli ambienti urbani, risultano sempre più frequenti specie nel periodo di massimo innalzamento delle temperature.

Il caso recente dell’aggressione da parte di Vespa orientalis all’Apiario MASAF (gli alveari installati sulla terrazza del ministero dell’Agricoltura), sebbene abbia richiamato l’attenzione dell’opinione pubblica per la collocazione istituzionale di tale postazione, è di fatto il ricorrente scenario dinanzi al quale si trovano gli apicoltori, anche professionali, impotenti dinanzi a tali predatori e bisognosi quindi di procedere, a proprie spese, al reintegro delle famiglie distrutte da questo vorace calabrone.

A dichiararlo la FAI-Federazione Apicoltori Italiani che, con specifica convenzione, ha in carico la gestione degli alveari ospitati dal ministero dell’Agricoltura nella propria sede di via XX settembre, a Roma. Un’iniziativa meritoria lanciata in occasione della Giornata mondiale delle api del maggio 2023.

Le due colonie dell’Apiario MASAF, pertanto, già nei prossimi giorni verranno reintegrate con api italiane (Apis mellifera ligustica, Spinola 1806), la sottospecie che la vigente legislazione tutela grazie alla legge n. 313/2004 per la Disciplina dell’Apicoltura.

“Il Ministero due anni fa ha aderito al progetto “Api in Città”, accogliendo le api e producendo miele: l’unico miele mai prodotto da un Ministero dell’Agricoltura. Ho avuto l’onore di regalarlo alle alte cariche italiane e internazionali che ho incontrato, e tutti sono rimasti stupiti nello scoprire che su un tetto in pieno centro città si potesse produrre dell’ottimo miele.

È vero, le api purtroppo non sono sopravvissute, ma la morte delle api è un fenomeno ciclico e naturale, che può verificarsi per molte ragioni. Non possiamo aspettarci che un progetto, anche valido come questo, sia immune alle leggi della natura.

Quello che conta davvero è che “Api in Città” abbia funzionato. Abbiamo portato biodiversità nel cuore di Roma, e un po’ di vanto a livello internazionale. Continueremo a partecipare all’iniziativa, guardando avanti, forti dell’esperienza acquisita, spronati a fare di più e meglio”. Lo dice in un video nei suoi social il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

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