Grano duro: nei primi sei mesi del 2024, aumentano del 10% le importazioni in Italia. Arrivato oltre 1 milione e 350mila tonn.

ROMA – Sono aumentate del 9,62 per cento le importazioni di grano duro in Italia nei primi sei mesi del 2024 (gennaio – giugno) rispetto all’anno precedente. Per un totale di oltre 1 milione e 350 mila tonnellate, contro il milione e 234 mila del 2023. Nello stesso periodo è calato del 10% il valore delle importazioni (sempre di frumento duro).

E’ quanto emerge dal report mensile di Anacer, Associazione Nazionale Cerealisti

Sulla base dei dati provvisori Istat le importazioni in Italia nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche nel I° semestre 2024 sono risultate in aumento nelle quantità di 1.657.000 tonnellate (+14,7%) ed in diminuzione nei valori di 536,3 milioni di euro (-10,7%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

L’aumento delle quantità importate si deve soprattutto al grano tenero (+695.000 t) ed al
granturco (+588.000 t) che presentano un valore ridotto rispetto al 2023 rispettivamente di 38,5 (-4,8%) e 161,6 (-15,7%) milioni di euro. In aumento anche il grano duro (+119.000 t) con valore in calo del 10,7% (-58,7 milioni di euro). Tra gli altri prodotti aumentano le quantità acquistate dall’estero di mangimi a base cereali (+6,6%) e dei prodotti trasformati (+16,5%), mentre risulta in calo la crusca (-43,2%). Le importazioni di riso (considerato nel complesso tra risone, semigreggio, lavorato e rotture) risultano in calo di circa 41.000 tonn (-22%).

Il totale delle farine proteiche vegetali aumenta nelle quantità di 84.000 t (+6,9%) e
diminuisce nei valori di 78,2 milioni di euro (-14%). Il totale dei semi e frutti oleosi aumenta nelle quantità di 56.000 t (+3,8%) e diminuisce nei valori di 118,2 milioni di euro (-13%).

Le esportazioni dall’Italia nel I° semestre 2024 aumentano nelle quantità di 269.000
tonnellate (+11,9%) e diminuiscono nei valori di 3,1 milioni di Euro (-0,1%), rispetto allo
stesso periodo dell’anno precedente.

Tra i diversi prodotti presi in considerazione si evidenzia l’incremento delle esportazioni di
paste alimentari sia nelle quantità (+88.000 t, pari a +8,7%), sia nei valori (+25,8 milioni di euro, +1,6%). Pure in aumento le vendite all’estero di farina di grano tenero (+11,9% nelle quantità e +11,6% nei valori) e di mangimi a base di cereali (+5,6% nelle quantità e +0,1% nei valori). Le esportazioni dei prodotti trasformati aumentano di 125.000 tonnellate, ma si riducono in valore dell’8,3%, mentre per il riso si registra un incremento di 42.000 tonnellate (+11,9%) corrispondente a +5,8 milioni di euro considerando riso lavorato, semigreggio e risone. In negativo rispetto al 2023 le quantità esportate di cereali in granella (-9,6%) e di semola di grano duro (-2,3%).

 

I movimenti valutari relativi all’import/export del settore cerealicolo hanno comportato nei
primi sei mesi del 2024 un esborso di valuta pari a 4.466,2 milioni di Euro (5.002,5 nel 2023) ed introiti per 3.008,4 milioni di Euro (3.011,5 nel 2023).

Pertanto il saldo valutario netto è pari a -1.457,8 milioni di Euro, contro -1.991,0 milioni di
Euro nel 2023.

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